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Torna a Milano il consueto appuntamento con Fa’ la cosa giusta, la fiera del consumo critico e del vivere green, che festeggia la sua undicesima edizione. Sono tante le novità quest’anno. In primis la fruibilità delle proposte, attraverso l‘applicazione per smartphone che permette una lettura veloce e scorrevole dei propri ambiti d’interesse (ma anche offerte di cui potrete usufruire durante i giorni della fiera). Se gli stand non vi bastano, potrete sempre partecipare a circa 240 appuntamenti nelle diverse sale dei padiglioni della FieraMilanoCity, che ospiterà la manifestazione dal 28 al 30 marzo. Gli organizzatori sperano sicuramente di sorpassare i numeri dell’anno scorso: 72mila presenze, con una crescita di circa l’8% rispetto all’edizione precedente. Noi di Ecoo c’eravamo e vi mostriamo quello che potrete vedere tra gli stand.
– Fa la cosa giusta – sito ufficiale
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Partiamo dalle sezioni speciali, ovvero i green makers, con i progetti che si sono distinti per l’innovazione sostenibile, l’area ecowedding, con tutto quello che potete desiderare se state progettando una cerimonia all’insegna del rispetto dell’ambiente sempre e comunque, e infine lo street food, una sorta di riscoperta della nostra tradizione culinaria, partendo proprio dalle basi più semplici. Nella prima sezione troviamo ad esempio le stampanti 3D di Sharebot utilizzate dallo spazio Geco di coworking e fablab di Pavia ma anche Comunicareineco, con i loro progetti di riciclo di teloni, senza contare poi una vera e propria factory di creativi, i Bigmagma, che con il loro Grinding project propongono gioielli e oggetti di design (bellissimo l’amplificatore porta cellulare ricavato da un pistone di una vecchia Ferrari) ricavati appunto da vecchi motori usati.
Sempre nella stessa area Green makers, se siete degli amanti dei viaggi, potete utilizzare la macchina fotografica speciale di Trail Me Up, che scatterà fotogrammi ravvicinati trasformandovi in un vero e proprio Google Map umano che raggiunge i posti più sperduti della Terra.
Siete due fidanzati in procinto di fare il grande passo? Se siete alla ricerca di una soluzione green potrete organizzare tutto qui nell’area ecowedding, dalle location alla riscoperta di parchi naturali e angoli nascosti del nostro paese alle fedi, con il primo oro fair trade d’Italia con Ethical Gold della Gioielleria Belloni. Qui è giusto aprire una piccola parentesi. Cosa s’intende per oro etico? Un processo di lavorazione che rispetta i lavoratori, che non utilizza il mercurio per estrapolare l’oro dalla pietra e che attraverso certificati internazionali come la Fair Trade and Fairmined Certification garantiscono tutta la filiera di produzione etica. Non solo oro ma anche pietre preziose, come i diamanti che attraverso realtà come la Stonethic sono non solo belli ma anche “buoni” perché etici. Sempre per gli sposini, anche la lista nozze, il menù e i vestiti possono avere un’impronta green.
Per l’area dello street food si parte dalle ricette originali palermitane fino alle olive ascolane passando per i cenrtifugati di frutta e verdura rigorosamente ecobio di Karma Juice.
Proseguiamo nei padiglioni della fiera e siamo catturati da dei mobili particolari, in legno, provenienti sempre dallo stesso collettivo di Bigmagma. Cos’hanno di speciale? La linea Stringimi non ha chiodi, si tiene insieme solo grazie agli incastri. Se siete poi appassionati di materiali particolari per i complementi d’arredo non potete perdervi i depuratori antibatterici, i diffusori di fragranze e gli oggetti di arredamento di Nextmade, che utilizzano tecnologie sviluppate dai ricercatori del politecnico di Milano e che sfruttano il cartone sostenibile come struttura principale. Diventano arredi ma possono essere anche un gioco divertente per bambini: sono i modellini in legno di MEC srl che si muovono grazie all’energia solare sfruttata da piccoli pannelli solari che catturano la luce.
Passando alla moda etica hanno catturato il nostro interesse i cappelli creati con il riciclo dei sacchi del caffé di Feine Hute ma anche gli zaini ReCharge di Scarlet Virgo, che attraverso dei piccoli pannelli solari permettono di ricaricare i nostri device elettronici di cui spesso non possiamo fare a meno. Anche quest’anno viene tenuta in considerazione la cosmesi ecobio. In alcune zone sembra un tuffo nel passato, nelle ricette della nonna, per una bellezza naturale ma mai scontata. Sembra un po’ questo il caso del sapone d’Aleppo di Hazzouri Natura. C’è però sicuramente un’attenzione particolare anche per quei prodotti che usano ingredienti a “chilometro zero” o quasi. È questo il caso di NaturaEqua, piccola realtà genovese, dove all’interno dei suoi prodotti potrete trovare materie prime locali, tipiche della Liguria: dal basilico all’Aloe Arborescens, passando poi per la Rosa Rugosa e la Rosa Muscosa. Oltre ad essere buoni per la pelle, sono prodotti anche buoni per chi produce: le materie prime che vengono da più lontano, come gli oli e i burri del Benin, provengono da una missione di suore salesiane contro lo sfruttamento minorile.
Se davvero “siamo quello che mangiamo”, non poteva mancare una sezione dedicata al cibo biologico, “Mangia come parli”, dove troverete l’universo del bio, con tutte le specialità, da quelle crudiste a quelle vegetariane, dalle ormai celeberrime bacche di goji fino alle confetture di cioccolato e pera, tutto rigorosamente certificato nella produzione. Si cerca di cambiare proprio la mentalità legata al cibo, perché, come ci ricorda Andrea della ditta Rob del bosco scuro, azienda bio che crea ogni tipo di confettura, dal minestrone alla passata di pomodoro: “Come non mettiamo benzina scadente nella nostra macchina, dovremmo avere la stessa premura nel curare il nostro motore, mettendo nel nostro corpo solo cose davvero buone”.
Come nelle scorse edizioni, potrete trovare anche la mobilità sostenibile. Bici e servizi di carsharing come il car2go o di carpooling come il Blablacar. Interessante l’idea del Gai, acronimo di Gruppo acquisto Ibrido, che permette d’acquistare in gruppo veicoli ibridi o a basso impatto ambientale, risparmiando circa il 20% sul prezzo di vendita della vettura.
Sono tantissimi gli appuntamenti sull’autoproduzione, aspetto non più trascurabile per chi decide di diminuire il proprio impatto sull’ambiente.
– Non perdetevi quello sulla pasta madre (sabato 29 marzo dalle 19 alle 20 in Piazza Mangia Come Parli, a cura di La Cucinoteca);
– quello sul riciclo della carta (domenica 30 marzo dalle 17 alle 19 in Piazza Pace e Partecipazione)
– e quello sulla cosmesi naturale e cruelty free (contributo 15 euro. Prenotazioni valentina@vegolosi.it, sabato 29 marzo dalle 9 alle 10 in Piazza Abitare Green).
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