Avere un colorito sano significa spesso avere un colore di pelle roseo ma esiste una famiglia, i Fugate, che in realtà ha portato per generazioni nel proprio patrimonio genetico una condizione che provoca la pelle blu
Il corpo umano è ancora una macchina affascinante e che molto spesso riserva sorprese. Basta pensare a tutto ciò che il cervello fa ogni giorno e ancora gli scienziati non sono riusciti a comprendere appieno. Qualcosa di un po’ più chiaro è ciò che invece succede in generale alla genetica, ovvero a quel rimescolamento di cromosomi che produce, al momento del concepimento, il progetto di un essere umano unico e irripetibile che è la somma un po’ caotica del patrimonio genetico di altri due esseri a loro volta frutto di altro rimescolamento genetico.
E a volte proprio questo rimescolamento genetico, se avviene in circostanze specifiche, può portare a risultati al limite della fantascienza. Un caso rimasto famoso è quello della famiglia Fugate che ha vissuto per generazioni in un’area rurale del Kentucky, Stati Uniti settentrionali al limite con la zona dei Monti Appalachi. Una famiglia di persone con una rara condizione genetica che li ha portati ad avere non una pelle tendente al rosa ma una pelle tendente al color cielo. Come è possibile?
La storia della famiglia con la pelle blu di Troublesome Creek
Nel lontano 1820 un uomo francese di nome Martin Fugate arrivò negli Stati Uniti. Qui, stabilendosi nella regione degli Appalachi incontrò Elizabeth Smith. I due si innamorarono e la loro famiglia si arricchì di ben sette figli. Ma di questi sette figli quattro avevano la pelle di un colore bluastro. E tanto sarebbe bastato per trasformare la famiglia Fugate in una sorta di fenomeno da baraccone ma, trovandosi proprio a vivere in una zona in cui all’inizio del 1800 mancavano linee ferroviarie efficienti e qualunque altro mezzo di spostamento e comunicazione, la progenie dei Fugate e degli Smith iniziò a creare una comunità in cui il matrimonio tra consanguinei e parenti era diventata una necessità e quello che era un gene recessivo si trasformò in un fenomeno su scala più ampia, creando una vera e propria progenie dalla pelle blu.
La tradizione della famiglia Fugate è arrivata fino ai giorni nostri e l’ultimo discendente ritenuto appartenente alla stessa famiglia di Martin ed Elizabeth dovrebbe essere nato nel 1975 presso l‘University of Kentucky Medical Center: Benjamin Benji Stacy la cui bisnonna, chiamata Luna, è sempre stata descritta dagli altri membri della famiglia come completamente blu. Ma a quanto pare Benjamin ha perso nel corso degli anni la tinta bluastra.
Geni recessivi alla riscossa
Nel corso della storia dell’umanità i matrimoni tra consanguinei sono avvenuti per i motivi più diversi. Nelle comunità più isolate, per esempio nelle zone di montagna, è difficile entrare in contatto con persone che vengono da altri paesi e che portano quindi con sé patrimoni genetici diversi e quindi, a lungo andare, si finisce con lo sposare qualche cugino di un cugino. Casi eclatanti delle conseguenze nefaste dei matrimoni tra consanguinei sono quelli che si sono verificati quando la Spagna era l’ombelico del mondo e a regnare era Carlo II, di origine spagnola e austriaca. Carlo II nato nel 1661 e figlio di Filippo IV e Mariana di Austria, a loro volta zio e nipote, si ritrovò infatti con un mento talmente tanto pronunciato da rendergli difficile persino masticare, frutto proprio di un gene recessivo presente sia nella famiglia Asburgo austriaca sia nella famiglia Asburgo spagnola. E oltre a questa sorta di deformazione fisica c’è anche chi giura che avesse problemi a livello cognitivo dovuti proprio all’essere frutto di una serie incontrollata di matrimoni tra consanguinei.