Un quadro è divenuto protagonista di un acceso scambio di opinioni sul web tra gli appassionati d’arte: per fare chiarezza sono intervenuti gli esperti.
Esistono diversi quadri che hanno diviso gli amanti d’arte e gli esperti del settore per svariati motivi. Uno in particolare, però, da tempo, avrebbe destato la curiosità di molti finendo al centro di un vero e proprio dibattito sul web.
Si tratta dell’opera The Expected One dipinta nel 1860 da Georg Waldmüller: il quadro ritrae una donna che passeggia lungo il sentiero di un bosco tenendo un oggetto in mano: per alcuni utenti, quell’oggetto sarebbe uno smartphone.
The Expected One, il quadro che ha scatenato il dibattito sul web
Cosa stringerebbe tra le mani la giovane donna ritratta nel quadro The Expected One di Georg Waldmüller? Una domanda che avrebbe acceso una discussione tra gli utenti e che va avanti da qualche anno, tanto da richiedere l’intervento di alcuni esperti d’arte.
Il quadro, realizzato nel 1860 dal pittore austriaco, rappresenta una giovane nel corso di una passeggiata in campagna, in fondo alla strada un ragazzo con un fiore in mano pronto a corteggiarla. Lo sguardo della donna è, però, rivolto verso un oggetto che stringe tra le mani. Proprio quest’ultimo sarebbe al centro del “mistero”: per alcuni si tratterebbe di un moderno smartphone. La gestualità, difatti, è molto simile a quella che oggi usiamo quando teniamo in mano un cellulare e stiamo camminando. In tanti, scrive Focus, sostengono addirittura si tratti di una sorta di viaggiatrice del tempo, dato che i primi smartphone sono arrivati circa 150 anni dopo dalla realizzazione del dipinto.
Una teoria talmente diffusasi sui social e sul web che è stato “necessario” l’intervento di alcuni critici d’arte per dare una spiegazione.
Il parere dei critici
A fare chiarezza sull’opera d’arte sono stati gli esperti del settore, secondo i quali, come riporta la redazione di Focus, la giovane starebbe stringendo tra le mani un libro di preghiere, molto probabilmente si tratterebbe di una piccola Bibbia. I libri di preghiera e le Bibbie di piccole dimensioni, difatti, erano molto diffuse XIX secolo. Per gli esperti ad essere cambiata, con l’avvento della tecnologia e dei dispositivi elettronici, è la percezione di chi osserva il dipinto.
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