Avete un cactus e non desiderate altro che vederlo fiorire? Allora date un’occhiata a questi consigli utilissimi per riuscire nell’impresa.
Una delle piante più comuni nell’immaginario di ognuno di noi è sicuramente il cactus. Tuttavia, quando parliamo di cactus, si utilizza una parola generica per indicare un tipo di pianta succulenta di cui fanno parte moltissime varietà. Di solito, quando ci immaginiamo il cactus, pensiamo a grandissime distese di deserti oppure di territori aridi dove mancano le piogge per moltissimo tempo.
Questo è in parte vero, ma bisogna sottolineare che il cactus può crescere benissimo (e addirittura fiorire in altri tipi di climi molto diversi dal classico deserto americano) Basterà avere le giuste attenzioni nella crescita e nello sviluppo del nostro cactus. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le accortezze da avere per preservare la sua salute.
La parola d’ordine, come abbiamo detto, è pazienza perché alcuni tipi di cactus possono richiedere anni prima di avere la giusta fioritura. Alcuni tipi possono avere una fioritura che può durare addirittura solo un giorno. Ancora, alcune tipologie possono impiegare dai 10 fino ai 40 anni per poter fiorire almeno una volta.
Proprio per questo motivo è essenziale non porre grandi speranze nella fioritura ma soltanto creare le condizioni generali e migliori affinché il vostro cactus possa fiorire. Tra i vari cactus, però, si può segnalare la varietà denominata Echinopsis maximiliana che, di solito, fiorisce in un tempo più breve.
La sua fioritura può durare addirittura un giorno. Nel caso della kroenleinia grusonii, invece, può richiedere anche più di 10 anni prima di fiorire per la prima volta. Quindi, per prendersi cura del proprio cactus, bisogna capire prima quale varietà si vuole avere in casa oppure sul vostro terrazzo e, poi, organizzarvi di conseguenza.
Tornando alla cura dei cactus, il primo consiglio che bisogna mettere in pratica è quello di non concimare assolutamente la pianta quando si trova nel classico periodo vegetativo che, di solito, corrisponde al periodo invernale. Basterà lasciare la pianta a riposo e innaffiarla raramente.
Si può procedere con la concimazione in un secondo momento, optando anche per un fertilizzante molto ricco di potassi. Vi potete aiutare anche con i cosiddetti fertilizzanti liquidi facendo attenzione sempre a diluirlo nel modo corretto. In questo modo aiuterete molto il vostro cactus a crescere e, quindi, ad arrivare ad una completa maturazione per poter fiorire. Un altro consiglio è quello di non innaffiare abbondantemente il vostro cactus.
Queste piante, dette anche succulente, sono abituate a dei territori molto aridi dove le piogge sono molto rare. Proprio per questo motivo, nel periodo invernale oppure autunnale, quando le piogge sono più frequenti, si può anche non innaffiare il il cactus.
Nel periodo caldo, come per esempio l’estate, è bene innaffiare il vostro cactus almeno una volta alla settimana. E’ importante non esagerare con l’innaffiatura perché un ristagno di acqua può portare più danni che benefici alla pianta stessa e far marcire le sue radici.
Un altro aspetto importante per portare a completa maturazione il vostro cactus e farlo crescere nel migliore dei modi è sicuramente l’esposizione al sole. Infatti questo tipo di pianta ha bisogno di molta luce solare e dei raggi diretti del sole per poter crescere.
Posizionate il vostro cactus su un balcone, su un terrazzo illuminato dai raggi del sole oppure in una finestra esposta a sud della vostra casa. Questo perché il vostro cactus deve avere almeno un’esposizione alla luce solare di circa sei ore al giorno. Un’altra abitudine molto importante che potete mettere in atto è sicuramente il rinvaso del vostro cactus che darà alla pianta un nuovo substrato su cui crescere.
Tuttavia il rinvaso deve essere effettuato almeno una volta ogni due anni, ma sicuramente non in prossimità della fioritura oppure della completa maturazione del vostro cactus. Questo perché il rinvaso può andare a creare situazioni di stress alla pianta stessa e, quindi, bloccare la sua crescita. Proprio per questo motivo è consigliabile effettuare il rinvaso nel periodo vegetativo quando la pianta non si sviluppa.
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