Alcuni esperti hanno spiegato se fare pipì mentre si è in mare può inquinare l’acqua o danneggiare l’ecosistema marino: l’analisi.
Il maltempo di questi giorni, diffuso in quasi tutta la Penisola, ha impedito ai cittadini di potersi recare al mare, nonostante la stagione estiva sia praticamente alle porte. A breve, però, le temperature si alzeranno e le spiagge italiane potranno riempirsi.
A molti sarà capitato, durante le giornate al mare, di dover fare pipì mentre si è immersi in acqua. Una pratica sicuramente non prevista dal galateo, ma che tanti, soprattutto i più attenti all’ambiente, si saranno chiesti se potesse danneggiare il mare inquinandolo. La risposta è arrivata direttamente da alcuni esperti.
Pipì in mare danneggia l’ecosistema marino: il parere dell’American Chemical Society
Qualche anno fa, alcuni scienziati della American Chemical Society, società scientifica statunitense, hanno risposto ad un quesito che in molti si saranno posti durante le giornate trascorse al mare: la pipì in acqua inquina o può danneggiare l’ambiente marino?
Secondo gli esperti, assolutamente no. Come si legge nel documento pubblicato dall’associazione statunitense, nella maggior parte dei casi, addirittura, l’urina potrebbe portare alcuni vantaggi all’ecosistema marino fungendo da fertilizzante. L’urina è, difatti, composta al 95% di acqua ed in minima parte da urea, cloro, sodio e azoto. Quest’ultimo, combinandosi con l’acqua, creerebbe ammonio, fonte di cibo per le piante e le alghe che popolano gli oceani.
Inoltre, aggiungono gli esperti, questa pratica non costituirebbe un problema per altri motivi. In primis per la quantità di urea, l’unico parte di scarto dell’urina, rilasciata che sarebbe esigua tenendo conto del volume del mare rappresentando “una goccia nell’oceano”. Inoltre, sottolinea la American Chemical Society, tutte le specie marine defecano e fanno pipì in acqua, basta pensare che una balena può arrivare a rilasciarne quasi mille litri al giorno. Questa pratica, dunque, non comporterebbe danni anche alle specie che vivono in mare anche a quelle in via di estinzione.
Le raccomandazioni
Gli esperti, però, hanno spiegato come vi siano dei luoghi dove non andrebbe fatto. In primis all’interno delle piscine poiché l’azoto contenuto nell’urina unendosi al cloro crea una reazione che potrebbe provocare irritazioni agli occhi, alla pelle o al naso. Altri luoghi in cui non andrebbe fatta pipì in acqua sono i piccoli specchi, dove non avviene un riciclo costante dell’acqua, o dove sono presenti le barriere coralline. Quest’ultime sono molto sensibili ed un apporto maggiore di nutrienti potrebbe danneggiarle.