La farina cruda è da sempre considerata un alimento totalmente innocuo in cucina, in realtà può rappresentare un serio rischio: il motivo
La farina ha origini davvero antiche, risalenti alle popolazioni dell’Asia Minore, della cosiddetta Mezzaluna fertile. Nel Medioevo, quella più comune era senza dubbio la farina di frumento, usata per preparare prevalentemente il pane e la pasta. Subito dopo la scoperta dell’America, cominciò a diffondersi anche la farina di mais, adatta, soprattutto, per la preparazione della polenta.
Quando si parla di farina la principale differenza da fare è tra grano tenero e grano duro. Al Nord, ad esempio, si utilizza soprattutto quello tenero, al contrario, invece, al Sud si usa maggiormente quello duro. La causa è da ricercare nella diversa tipologia di terreno che contraddistingue le varie Regioni dell’Italia. Il clima, infatti, è più arido e assolato nel Meridione; più umido, invece, nelle zone della Pianura Padaneae del Centro. Principalmente, il grano tenero è usato per i dolci di pasticceria e per la preparazione della pasta fresca all’uovo. Mentre quello duro per realizzare pasta secca, per i biscotti o dolci da forno.
Quante volte sarà capitato, mentre prepariamo una torta o un pizza, di fare un piccolo assaggio dell’impasto ancora crudo? In realtà, tale abitudine può essere davvero rischiosa per la salute. La farina cruda, infatti, può essere molto pericolo se ingerita, in quanto contiene batteri altamente nocivi come l’Escherichia coli.
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Tra i sintomi che potrebbe provocare tale agente patogeno ci sono: crampi allo stomaco, diarrea e vomito, la cui intensità può variare da lieve a grave. Di solito, appaiono 3-4 giorni dopo aver contratto l’infezione e i soggetti maggiormente a rischio sono i bambini. I batteri sono completamente debellati soltanto quando i cibi che li contengono vengono cotti a una temperatura di 70° per almeno 2 minuti.
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Per tali ragioni si consiglia sempre di conservare gli alimenti crudi come la farina lontano dai cibi pronti. Quest’ultimi, infatti, potrebbero essere facilmente contaminati da eventuali batteri presenti. Inoltre, è importante pulire meticolosamente anche i ripiani che sono stati utilizzati per preparare gli impasti crudi. Ancora, non bisogna dimenticare di lavare accuratamente le mani dopo aver toccato della farina non ancora cotta. Ed infine, la cosa principale è quella di non assaggiare mai gli impasti da cuocere.
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