Il Ministro dell’Agricoltura è certo che la maggior parte degli italiani non sceglierà la farina composta di insetti. C’è l’obbligo della dicitura in etichetta
L’Italia è tra i Paesi che attuano maggior trasparenza sull’etichettatura dei prodotti alimentari. A differenza di altri Paesi, per legge il consumatore deve sapere da che Paese viene il prodotto, quali sono gli ingredienti che sono presenti, il lotto ed altre specifiche obbligatorie. Come l’eventuale presenza di allergeni gravi. E tra poco arriverà la farina fatta di insetti. Se ne è discusso parecchio, ed alla fine l’Europa ha detto sì. Tenendo da parte il problema del disgusto all’idea di ingerire locuste e simili, questo tipo di farina dovrebbe essere piuttosto proteica e povera di glutine.
L’arrivo in Italia sarà accompagnato dall’obbligo di riportare in etichetta qualunque traccia di questa farina. Cosi che gli italiani potranno scegliere se adottarla o meno. La scelta di implementare questa farina probabilmente è stata portata dall’eccessiva richiesta rispetto alla povertà dell’offerta, sempre minore a seguito della crisi russo – ucraina.
La farina di insetti, cos’è
La Fondazione Veronesi parla estesamente della farina di insetti, nello specifico della farina di grilli. Viene prodotta in sicurezza, e vengono macinate le larve di grilli allevati, non presenti in natura. Dunque non dovrebbe esserci pericolo di malattie o infezioni. Il professor Agostino Magrì, direttore del Dipartimento di Sanità Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità e consulente per la sicurezza alimentare dell’Unione Nazionale Consumatori, ha spiegato ad un articolo della Fondazione: “La farina di grilli, che si ottiene macinando proprio le larve dei grilli, è ricca di proteine e può essere utilizzata per fare qualunque tipo di alimento come biscotti, dolci, pane, pasta. Si ottiene con una tecnica di allevamento e produzione molto precisa, non dobbiamo pensare che si utilizzino i grilli selvatici, e il controllo è garantito”.
Gli eventuali rischi presenti in etichetta
Come spiega Magrì, l’unico rischio potrebbe essere legato a delle reazioni allergiche. Difatti la farina di insetti, in particolare quella di grilli, contiene la chitina, che è un allergene che può anche provocare shock anafilattico. Il Ministro Lollobrigida è convinto che la maggior parte degli italiani non sceglierà questo prodotto.