Quella che viene erroneamente definita farina di insetti è stata ufficialmente inserita tra i cibi che sarà possibile trovare negli scaffali ma il governo ha messo a punto una normativa precisa per mettere i cittadini, questo è lo scopo dichiarato, nelle condizioni di avere tutte le informazioni necessarie a decidere
Da parte del governo guidato da Giorgia Meloni e in particolare dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida durante una conferenza stampa arrivano le prime indicazioni riguardo il modo in cui i supermercati e i negozi, nonché i produttori e i consumatori, avranno modo di interfacciarsi con i prodotti a base di insetti che hanno ricevuto il via libera di commercializzazione all’interno dell’Unione Europea. Gli insetti, quelli di terra almeno, sono alimenti che nel bacino del Mediterraneo non vengono consumati ma che sono invece spesso alla base di molte ricette di altre parti del mondo.
Si tratta quindi di ingredienti e cibi esotici e che molto probabilmente la maggior parte dei cittadini italiani che vanno a fare la spesa tutti i giorni non acquisterebbe mai consapevolmente. Ed è proprio a difesa della scelta consapevole che si sta muovendo il governo guidato da Giorgia Meloni, con alcune proposte per far sì che i prodotti a base di insetti disidratati e macinati siano subito riconoscibili con addirittura scaffali appositamente creati per loro nei supermercati. La normativa prevede anche alcuni obblighi di etichettatura.
Non è una questione di concorrenza
Sia il ministro Francesco Lollobrigida responsabile del dicastero dell’Agricoltura sia il ministro delle imprese del made in Italy Alfredo Urso hanno voluto sottolineare che le normative che dovrebbero entrare in vigore per rendere più facilmente individuabili i prodotti a base di insetti macinati negli scaffali dei supermercati non hanno lo scopo in nessun modo di scoraggiare il consumo di questi prodotti che, questo è stato ribadito dai ministri, non creano nessuna forma di concorrenza a quelli che sono gli ingredienti e i cibi della tradizione mediterranea e italiana. Come sottolineato proprio da Lollobrigida si tratta di “rafforzare la capacità di discernimento delle persone“.
Un concetto ripreso e rafforzato anche da Alfredo Urso per il quale “i consumatori devono avere tutte le informazioni” che li mettono nelle condizioni quindi di poter scegliere con consapevolezza un prodotto piuttosto che un altro. C’è infatti almeno una questione importantissima legata alla commercializzazione e alla diffusione massiccia di prodotti che contengono come ingrediente in settima immaginati: il problema delle allergie.
La questione salute
Come avviene per molluschi, crostacei e per qualunque altro cibo potenzialmente capace di provocare reazioni allergiche violente, anche i prodotti a base di insetti macinati o farina di insetti devono necessariamente avere una etichetta chiara proprio per evitare che soggetti che sono per esempio allergici ad aragoste, gamberi, scampi e mazzancolle, che altro non sono se non insetti di mare, possa consumare sostanze allergizzanti.