La farina, ingrediente immancabile in dispensa, è fondamentale nella tradizione culinaria italiana. Tuttavia necessita di alcune attenzioni: alla presenza di questo dettaglio è necessario gettarla subito
Tra gli ingredienti che maggiormente rappresentano i prodotti del territorio della tradizione, la farina rientra sicuramente tra i più utilizzati. Componente principale di pietanze rappresentative dell’Italia, dalla pasta fresca alla pizza, è irrinunciabile nelle dispense della cucina. Un elemento di unione fin dal passato, nella realizzazione di ricette e pietanze in giorni speciali dell’anno, oppure nella quotidianità di tutti i giorni. Riscoperta durante il complesso periodo del lockdown, ha permesso di rispolverare l’abitudine di preparare pizze e focacce casalinghe, accantonata per mancanza di tempo.
Proprio per la versatilità di questo prezioso ingrediente, utilizzato per prodotti dolci o salati e per numerosi piatti caratteristici, molte persone conservano sempre una confezione pronta all’uso. Nonostante la lunga conservazione della farina, è necessario evitare di lasciare trascorrere troppo tempo da un utilizzo all’altro. In tal caso, è necessario prestare attenzione all’osservazione della farina, che non deve assolutamente presentare questo dettaglio: in questa condizione è necessario gettare la farina e non utilizzarla in cucina.
Il largo uso della farina in cucina determina necessariamente la sua presenza in dispensa, dove viene riposta per il prossimo utilizzo. Praticamente irrinunciabile nelle scorte alimentare, la molteplicità di pietanze tradizionali che ne comprendono l’impiego sono così numerose da implicarne l’acquisto diffuso. Tuttavia, nonostante la lunga conservazione di questo prodotto, il tempo è un fattore cruciale per la possibilità di consumarlo senza rischi. Il motivo è la comparsa di un particolare dettaglio, che ne compromette in modo inevitabile la commestibilità.
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Si tratta degli insetti della farina, acari di microscopiche dimensioni dal nome scientifico Acarus siro, che generalmente infestano tutti i prodotti da forno a base di farina. La pulizia della cucina non è l’unico fattore che ne causa la comparsa, bensì sono le condizioni legate all’umidità e al calore a favorirne la proliferazione. Esiste un modo per scoprire se la farina sia stata infestata da questi parassiti, stendendo una porzione su un piano. La dimensione è quasi impercettibile, ma il loro movimento formerà inevitabilmente delle irregolarità sulla superfice.
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In ogni caso è possibile prevenire tale problematica con una sistematica igienizzazione degli ambienti e con il controllo dell’umidità. Quest’ultima condizione, se presente, favorisce la comparsa degli insetti della farina, determinando una maggiore attenzione in fase di conservazione. Dopo l’acquisto e l’uso della farina, potrebbe rivelarsi utile ritirarla in un contenitore ermetico, protettivo e isolante. L’opzione ideale è ritirarla in un luogo fresco e asciutto, dove è quasi impossibile la formazione di questi parassiti.
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