Un video di qualche anno fa tornato alla ribalta mostra una vera e propria meraviglia della natura in un momento emozionante in cui, per caso, coprotagonista è un essere umano
Il video, tornato alla ribalta soprattutto perché ha come protagonista assoluta una tigre albina, permette di vedere uno dei comportamenti più affascinanti di questo genere di animali e anche di fare una serie di riflessioni sul comportamento dell’altro animale presente nel video: l’uomo col giubbotto blu appoggiato con apparente incoscienza al vetro della gabbia dello zoo in cui l’animale è tenuto.
Il video dura circa un minuto e nel corso di questo minuto è possibile notare come l’animale si avvicini a quella che ha identificato come sua possibile preda al di là del vetro fino al momento in cui, anche se con poco sforzo, cerca di afferrarla. Ma tra la tigre e l’uomo col giubbotto blu c’è un vetro costruito appositamente proprio per resistere agli eventuali colpi di un animale che può arrivare a pesare anche 300 kg. E infatti il vetro non subisce alcun danno così come non lo subisce l’essere umano.
Il video originale che vanta oltre 22 milioni di visualizzazioni, è stato registrato in uno degli zoo più famosi del pianeta: lo zoo metropolitano della città di Mosca. La protagonista è Kali, una tigre bianca appartenente alla specie delle tigri del Bengala. Questo video, girato qualche anno fa, è una delle testimonianze della esistenza di questi affascinanti animali e in particolare della straordinaria e lunga vita di Kali morta nel 2017 all’età di 20 anni. Kali, nella sua lunga vita in cattività, ha partorito due cucciolate con esemplari che sono tutti al momento in vita.
Ma la storia di questa tigre albina del Bengala è molto più complessa di quello che si potrebbe pensare. Infatti la nascita di Kali non è avvenuta nello zoo in cui poi ha trascorso tutta la sua vita ma in Svezia presso lo Eskilstuna Zoo da cui poi, insieme a due fratelli, è stata trasferita negli Stati Uniti, nel Cohanzick Zoo del New Jersey. Solo dopo qualche anno Kali ha raggiunto la sua destinazione finale nello zoo di Mosca mentre i suoi due fratelli, Ganesha e Shiva sono rimasti nello zoo del New Jersey dove poi sono deceduti rispettivamente a 14 anni e a 18 anni di età.
Gli zoo sono considerati, per lo più ha ragione, luoghi in cui gli animali, per quanto possano essere curati e accuditi con amore e passione da veterinari e personale specializzato, non sperimentano la libertà della vita che, in qualità di animali, gli spetterebbe di diritto. Ma, paradossalmente, occorre iniziare a fare anche un altro tipo di ragionamento: i cambiamenti climatici, le azioni sconsiderate degli esseri umani e le conseguenze sull’ambiente e la biodiversità mettono a repentaglio moltissime specie e tante di queste specie rischiano di sopravvivere solo nei pochi esemplari tenuti in cattività negli zoo.
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