Fermo%2C+il+perch%C3%A9+delle+critiche+per+il+Jova+Beach+Party
ecoo
/articolo/fermo-motivo-critiche-jova-beach-party/78195/amp/
News Green

Fermo, il perché delle critiche per il Jova Beach Party

Pubblicato da

Il tuor estivo del famoso cantante ancora al centro di polemiche riguardo l’impatto ambientale dell’evento. Questa volto sotto accusa la tappa di Fermo

Jova Beach Party Fermo
Jova Beach Party (Dal sito ufficiale)

Non è la prima volta che il Jova Beach Party, il tour estivo sulle spiagge italiane del cantante Jovanotti, ha attirato critiche e perplessità riguardo l’impatto ambientale dell’evento. Si tratta infatti di una manifestazione enorme (la prima tappa di quest’anno a Lignano Sabbiadoro ha registrato, ad esempio, 60 mila persone) ospitata nella cornice di alcune spiagge italiane.

Ed è proprio qui che scatta la polemica: le spiagge sono luoghi complicati in cui gestire un evento di questa portata. Questo sia dal punto di vista di gestione dei rifiuti che, sopratutto, di tutela del patrimonio paesaggistico e faunistico della spiaggia. Proprio in vista della tappa di Fermo, nelle Marche, in programma il 5 e il 6 agosto, le polemiche si stanno facendo più accese, vediamo il perché.

Le critiche al Jova Beach Party in vista della tappa di Fermo

Spiaggia (Foto Pixabay)

Non mancano le polemiche per la scelta di portare (o meglio riportare) sulla spiaggia di Fermo, nella Marche, una delle tappe dell’evento estivo del cantante Jovanotti, il Jova Beach Party. Questo perché lo stesso luogo era già stato teatro del medesimo concerto nel 2019, quando non erano mancate le critiche per la gestione ambientale dell’evento.

Il Jova Beach party si è svolto, infatti, per la prima volta nel 2019 e ha subito due anni di stop causa pandemia. Quest’anno è ripartito e in alcuni casi le spiagge scelte per il tour sono le stesse di tre anni fa. È il caso della spiaggia di Casabianca, a Fermo, area protetta per il fratino, un uccello in via d’estinzione.

Leggi anche: Earth Overshoot Day 2022: abbiamo già esaurito le risorse annuali del pianeta

Nel 2019 il litorale marchigiano era stato completamente danneggiato dalle infrastrutture del concerto e dal calpestio di migliaia di persone. Era stata infatti spazzata via la vegetazione dunale, habitat del fratino. A seguito di quanto accaduto e delle polemiche che avevano seguito il concerto, il Comune aveva deciso per di ripristinare l’area danneggiata.

Ciò che molti ambientalisti denunciano, così come la sezione locale del WWF che ha chiuso per protesta, è la decisione di riportare il concerto nello stesso luogo, rischiando di vanificare gli sforzi fatti per ripristinare l’area e mettendo a repentaglio, di nuovo, il fragile ecosistema che si stava riprendendo in questi anni di stop.

Leggi anche: Il “Treno infinito” australiano: la nuova frontiera degli spostamenti sostenibili

È proprio questo il fatto al centro del dibattito. Si tratta di un’area in cui normalmente non è permesso l’accesso a turisti e residenti per preservare la flora e la fauna locale. Nonostante ciò e nonostante l’esperienza del 2019 il Comune ha accordato i permessi per il maxi evento e le ruspe sono già entrate in azione per spianare le dune habitat del fratino. Non resterà che attendere dunque le già preannunciate conseguenze per l’ambiente.

Pubblicato da

Articoli più recenti

  • Alimentazione

Scoperto effetto collaterale della “carne finta”: trovate connessioni con la depressione

Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…

10 ore fa
  • Alimentazione

La verità sui datteri, perché li mangiamo (quasi) solo a Natale?

Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…

18 ore fa
  • Comportamenti

Pon pon sul cappello, occhio a cosa indossi: potrebbe nascondere una realtà crudele e oscura

Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…

1 giorno fa