Quando si utilizza un ferro da stiro, oltre a fare attenzione a non ustionarsi, risulta di fondamentale importanza usare l’acqua corretta. Ecco il motivo
Inutile negarlo: stirare è tra i lavori più difficili e noiosi che esistono in casa. Le cause possono essere tante: una tavola non eccellente, il caldo del ferro da stiro, i colletti e i polsini delle camicie da inamidare. Un lavoro molto lungo che non sempre viene ripagato. Anzi alla prima disattenzione si rischia di bruciare il capo scelto.
Inoltre i ferri da stiro sono piccoli elettrodomestici e come tali necessitano di cure prima, durante e dopo l’utilizzo. Tra gli aspetti maggiori e più sottovalutati c’è, senza ombra di dubbio, l’utilizzo dell’acqua. Questa, oltre a rovinare i vestiti, può danneggiare del tutto anche il ferro da stiro. Ecco il motivo.
In molti pensano e ritengono che nella caldaia del ferro da stiro si possa utilizzare qualsiasi tipo di acqua, compresa quella del rubinetto. Un grandissimo errore da non commettere perché questa è ricchissima di sedimenti di calcare. Questo elemento risulta deleterio per i ferri da stiro visto che potrebbe inserirsi nelle fibre dei tessuti lasciando bruttissimi e antiestetici chiaroscuri. Inoltre con il passare del tempo l’operazione sarebbe più difficile e meno fluida e soprattutto rovinarlo, fino a romperlo.
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Non mancano le alternative naturalmente come ad esempio l’acqua demineralizzata. Questa contiene una bassissima quantità di sale. Questa però non deve mai e poi mai utilizzata pura: basterà diluirla con l’acqua del rubinetto seguendo le proporzioni riportate sulla bottiglia. L’acqua demineralizzata poi lascerà una piacevole profumazione sugli indumenti e nessuna traccia sui capi. Il costo? Abbastanza alto 0,50 a litro.
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Esiste poi un’altra acqua che si può utilizzare: si tratta dell’acqua distillata. Questa è filtrata da sali e impurità e di conseguenza non lascia residui nel ferro o macchie antiestetiche di colore bianco sugli indumenti. Rispetto alla precedente questa bolle, nel generatore di vapore, in un tempo più lungo. Questo vuol un consumo energetico maggiore. Sebbene l’assenza di sali eviti la formazione di calcare, la completa assenza di questi rende l’acqua troppo aggressiva e rischia di rovinare la piastra e la caldaia. Anche in questo caso è fondamentale l’utilizzo insieme all’acqua corrente nella proporzione di 1 a 2.
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