Festival di Sanremo, l’enigmatico messaggio dal pubblico: cosa ha urlato uno spettatore

Uno spettatore del Festival di Sanremo ha lanciato un urlo all’interno del Teatro Ariston che in molti non hanno subito capito.

Al Festival di Sanremo, oltre alla musica, trovano spazio anche le proteste sociali: l’ultima in ordine di tempo è quella del cosiddetto popolo dei trattori, ma negli anni ci siamo abituati a vederne di tutti i colori. Partiamo da lontano, ovvero dal 1984, quando Pippo Baudo fece salire sul palco gli operai dell’Italsider per parlare della loro lotta contro la chiusura della fabbrica.

carlo conti ride divertito
Festival di Sanremo, l’enigmatico messaggio dal pubblico (Ecoo.it)

Sempre Pippo Baudo, una decina di anni più tardi, se la dovrà vedere con Pino Pagano, l’uomo che al Teatro Ariston inscenò un tentativo di suicidio, urlando la propria disperazione. Negli anni, si sono susseguite le proteste, dai Cobas con la mucca Ercolina per le quote latte, ai disoccupati passando per la Terra dei Fuochi nel 2014. Non sono mancati, in anni più recenti, i gilet gialli, con un tentativo di irruzione.

Dalle proteste dei cantanti alle urla del pubblico

Ma la protesta più celebre e discussa riguarda il mondo della musica e nello specifico quanto avvenne nel 1984, quando sul palco del teatro Ariston salì l’icona indiscussa della musica, Freddie Mercury, leader dei Queen. Questi nel 1984 boicottò il playback imposto dalla produzione: lo fece allontanando il microfono dalla bocca, evidenziando così che non si stava esibendo assolutamente dal vivo.

la protesta di lil jolie e vale lp sul palco di sanremo
Dalle proteste dei cantanti alle urla del pubblico (Ecoo.it)

Oggi che ci si esibisce rigorosamente dal vivo, invece, in molti – vedendo Lucio Corsi mettersi il microfono sotto al braccio prima di un assolo di chitarra – hanno ripensato a un altro plateale gesto, quello di Vasco Rossi che nel 1982, dopo aver cantato “Vado al massimo”, provò a lasciare il palco del Casinò di Sanremo col microfono in tasca, ma il filo non era abbastanza lungo e lo perse mentre si dirigeva dietro le quinte.

Negli anni, non sono poi mancate le urla e le proteste del pubblico contro alcuni verdetti, così come le ipotesi complottiste che tutto sia deciso già da mesi e che la gara serva soltanto a far affezionare il pubblico ai brani e ai cantanti. Insomma, il pubblico del festival più che esigente sembra essere deciso a cercare a tutti i costi la polemica, anche laddove questa non avrebbe senso di esistere.

Le parole dello spettatore rivolte alla cantante in gara

Sono praticamente nulle quest’anno le proteste del pubblico contro i primi verdetti, anzi la standing ovation riservata a Fedez, Simone Cristicchi, Giorgia e Achille Lauro in sala si è totalmente rispecchiata nelle scelte del televoto, con Lucio Corsi a completare la cinquina in maniera sorprendente. La protesta femminista è arrivata sul palco, durante l’esibizione di Vale LP e Lil Jolie, che hanno fatto vedere dei cartelli contro la violenza e le molestie sessuali.

rose villain
Le parole dello spettatore rivolte alla cantante in gara (Ecoo.it)

Da parte del pubblico, un atteggiamento invece che non lascia presagire forti proteste anche nei prossimi giorni: applaude e apprezza, sebbene gli apprezzamenti in qualche caso si sono spinti un po’ oltre le doti canore. Nel corso della prima serata, infatti, l’ingresso di Rose Villain è stato salutato da due urla: “Sei bellissima”, le ha detto uno spettatore in sala.

Pochi istanti dopo, si è aggiunto un altro commento, meno chiaro del primo: “Si na petra”, ha urlato a Rose Villain uno spettatore, rivelatosi poi essere un giovane salernitano di una trentina d’anni. L’espressione in dialetto campano non è stata compresa da tutti, tant’è che in molti ne hanno contestato il senso. In realtà, letteralmente significa “Sei una pietra” ed è usata per evidenziare un fisico statuario, proprio come quello della cantante in questione.

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