La giuria, presieduta da Silvia Scola, sceneggiatrice e vice presidente dell’ANAC, Associazione Nazionale Autori Cinematografici, insieme a Blasco Giurato, direttore della fotografia di molti film famosi e Chiara Tonelli, architetto leader del team che da poco ha ottenuto la medaglia d’oro al Solar Decatholn 2014, ha dichiarato di averlo premiato in quanto “opera di profonda riflessione sui rapporti fra uomo e uomo e fra uomo e natura, il cui futuro è nelle nostre mani se solo vorremo assumercene la responsabilità”.
“Il postino” di Končalovskij: il film più eco del 2014
“The postman’s white nights” racconta la storia di una comunità in uno sperduto villaggio russo sul lago Kenozero. I pochi abitanti possono raggiungere il resto del mondo solo attraversando in barca un lago. Nonostante nelle vicinanze sorga una base spaziale che usa tutte le più moderne tecnologie, gli abitanti del villaggio vivono come un millennio fa, producendo per se stessi solo il necessario per la sopravvivenza.
Končalovskij commenta così il film: “Questo film è il mio tentativo di scoprire le possibilità alternative che si nascondono nell’immagine in movimento accompagnata dal suono. Il tentativo di vedere con gli occhi di un “neonato” il mondo che ci circonda. Il tentativo della “lettura lenta” della vita. La contemplazione è lo stato d’animo dell’uomo che si sente tutt’uno con l’universo. Forse questo film è il tentativo di affinare il mio udito per ascoltare il quieto sussurro dell’universo”.
La giuria ha valutato con grande attenzione i film in concorso, discutendo fino a notte fonda, come ha affermato Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award, che ha aggiunto “il nostro premio è davvero importante perché i film che premiamo devono essere portatori di un messaggio di speranza per un futuro più sostenibile e solidale”.
Il Green Drop Award, viene assegnato da Green Cross Italia e dalla Città di Venezia, i quali hanno stilato un vademecum per consentire a chi partecipa e agli addetti ai lavori di capire quanto possano essere considerati “verdi” i film in concorso. La valutazione del film, dal punto di vista “green”, spazia dalla tematica messa in risalto dalla pellicola, che deve essere ecologica sia in termini di problema da affrontare sia proponendo delle soluzioni, alla produzione del film. Un film a sfondo ecologico, ha affermato Marco Gisotti, per essere coerente, deve dimostrare, attraverso adeguate certificazioni, non solo di non aver inquinato, consumato energia, sprecato cibo, ecc., ma possibilmente, anche di aver fatto qualcosa per migliorare l’ambiente
Oltre alla presentazione del premio, opera del maestro vetraio Simone Cenedese, e alla premiazione del film vincitore, a bordo della Ms Turanor Planet Solar, la nave solare più grande del mondo, interessanti sono stati gli incontri sulla Green Economy e sui green jobs nel mondo del cinema.
Il premio, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, dal Presidente della Regione del Veneto e dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Venezia, quest’anno ha avuto oltre che il sostegno dell’Anac, anche dell’ENEA, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e del PNRA, Programma nazionale di ricerche in Antartide.
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