Smaltire fiocchetti e nastri da regalo può essere un dilemma per chi divide con cura i rifiuti. Non è sempre facile identificare la destinazione giusta
Si avvicina il Natale e dunque è tempo di regali, pacchi, fiocchi e tutto il corollario colorato e glitterato che si conosce. C’è chi preferisce i pacchetti sobri, magari con carta di giornale semplice e senza fiocchi, e chi all’opposto eccede in colori e brillantini. Certo, il Natale è proprio il momento del kitsch. E non stupisce che anche gli alberi siano addobbati fino all’inverosimile. Quello che è certo è che dopo il giorno di Natale, dopo aver scartato pacchi e pacchetti, la casa è piena di carta e fiocchi da gettare. La produzione di rifiuti di questo tipo sotto Natale è più alta che in tutto il resto dell’anno.
La divisione dei rifiuti è importante per una raccolta differenziata davvero efficace. Anche se la soluzione migliore, per l’ambiente e per lasciare spazio alla creatività, rimane il riciclo. Ed i fiocchi e carta da pacchi possono essere ottimi “ingredienti” per delle composizioni originali.
Quando si scarta un regalo si è particolarmente attenti al contenuto. Tuttavia si dovrebbe fare attenzione anche al contenitore. Se si riesce a non rovinare la carta da regalo, i fiocchi ed i nastri, si può provare a riciclarli. I nastri lavrati possono diventare divertenti decorazioni natalizie, taglizzandoli per lungo e dando l’effetto a cascata. Oppure possono semplicemente essere sciolti dal nodo e utilizzati per impacchettare altri regali. In questo modo si fa un favore all’ambiente e si risparmia anche denaro.
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Se non si riesce a riutilizzarli in alcun modo si deve fare attenzione a dove gettarli. La prima cosa da capire è il materiale di cui sono fatti. Ormai con le eleganti confezioni ecocompatibili esistono nastri e fiocchi di carta, anche riciclata, che sono davvero belli ed evocativi. Se si è certi che si tratti di carta si possono gettare nel bidone apposito.
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I nastri di apparente plastica vanno invece nell’indifferenziato. Non sono mai di plastica pura, e dunque difficilmente ricompostabili. Nel dubbio, gettare nel non riciclabile.
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