Syringa Vulgaris, il fiore di Lillà, lo chiamano il “Fiore del Paradiso”: non tutti sanno come coltivarlo.
Non solo la “Casetta in Canadà” della famosissima canzone di Orietta Berti destinata a ospitare i tanti fiori di lillà, ma anche nelle nostre abitazioni questa pianta originaria dell’Asia può essere coltivata con straordinario successo, semplicemente prestandole un po’ di attenzione.
Il nome scientifico del lillà è Syringa vulgaris, un arbusto che ci è giunto dall’Estremo Oriente circa tre secoli fa e che è stato ampiamente coltivato e migliorato nel corso degli anni. Per tutti è ormai anche “il Fiore del Paradiso” ed è una pianta dai colori meravigliosi.
Questo arbusto dalla fragranza unica e dalla spettacolare fioritura di colore lilla può raggiungere anche i 3 metri di altezza. Predilige zone non completamente soleggiate e può audacemente tollerare anche il freddo. Ma come coltivarlo nel giardino o sul balcone e rendere unici i nostri spazi verdi?
A dispetto della sua apparente fragilità, il lillà si dimostra invece una pianta tenace, con foglie caduche, piccole ma spesse ed in grado di regalare un tocco unico al giardino anche dopo la fioritura. Il suo profumo inebriante riempie l’aria con una fragranza avvolgente ed inevitabilmente questa pianta non potrà che colpire chiunque decida di coltivarla.
Avendo a disposizione un giardino in cui inserirla dovremmo sicuramente prepararci adeguatamente, posizionandola in una zona che abbia abbondante spazio circostante e che non sia di pieno sole.
Il momento migliore per procedere alla sua coltivazione è l’autunno o la primavera, l’ideale sarebbe preparare il terreno qualche settimana prima scavando buche di 50 centimetri in cui dovremo posizionare del concime e poca ghiaia.
Questa prima fase è una delle più decisive per la corretta riuscita della messa a dimora. Il terreno dovrà essere mantenuto umido ma non troppo nelle prime fasi evitando pericoloso ristagni idrici e, in caso si volesse optare per una coltivazione in siepe, piantare una pianta ogni 3 metri sarà più che sufficiente per riempire tutti gli spazi in breve tempo.
Per chi non avesse a disposizione un giardino, tuttavia, anche la coltivazione in vaso può dare grosse soddisfazioni. In questo caso bisognerà però procurarsi un vaso abbastanza capiente che in questo caso andrà esposto in maniera più marcata verso la luce, garantendo però sempre qualche ora di ombra al giorno.
Scegliendo il giusto vaso la pianta potrà restare a dimora per circa 3 anni prima che le radici lo riempiano e vi costringano ad un rinvaso.
Una volta posizionata la vostra pianta le sue necessità caleranno, le uniche cose che dovrete fare sarà una blanda potatura dopo la fioritura atta a togliere i polloni sulla base della pianta ed i rami secchi o troppo esili. In caos nelle vostre zone siano solite importanti gelate invernali sarebbe meglio salvaguardare la pianta comprendo la con un telo nei mesi più duri, così come in estate dal caldo intenso qualora nella sua posizione riceva troppo sole.
Per quel che riguarda i parassiti, invece, gli unici ad intimorire il lillà sono gli afidi mentre tra i funghi è l’oidio a fare maggiormente la sua comparsa. Entrambe queste condizioni sono comunque facilmente evitabili o gestibili, soprattutto mantenendo un protocollo corretto di potatura che possa evitare l’accumulo di umidità.
Con queste piccole accortezze potrete ospitare in giardino o in terrazzo una splendida pianta di Lillá, in grado di rifiorire in maniera spettacolare e pregare l’aria del suo profumo unico. Non è di certo un caso che questo fiore venga anche chiamato “fiore del paradiso”, un’appellativo che vale la pena di capire a fondo ospitando questa pianta incredibile.
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