Qual è il fiore che puoi trovare in cucina e che può nascere in tutta semplicità seguendo un metodo tanto facile quanto economico. In che maniera bisogna procedere.
Il fiore che puoi trovare in cucina, è una sorpresa che potrebbe spuntare all’improvviso tra qualche ingredienti che hai portato fresco fresco dall’orto od anche dal balcone o dal terrazzo di casa. Che sono delle parti che si prestano molto bene ad essere predisposte come dei mini giardini coltivabili. Proprio in queste situazioni è possibile dare adito alla crescita di questo gradevolissimo vegetale, il fiore che puoi trovare in cucina e che ti saprà dare un sorriso. Compito che i fiori sanno svolgere benissimo. Tra la coltivazione di questa o di quella erba aromatica e di qualche bella piantina, potrebbe capitare di assistere al sorgere di qualcosa di inatteso. Che è per l’appunto il fiore che puoi trovare in cucina, e proprio nel vasetto non tanto di origano, basilico, prezzemolo o pomodorini ma di un ortaggio ben specifico.
Infatti è dalle carote che possono sorgere delle piantine nuove, sempre di carote e contraddistinte da dei fiorellini. Tutto parte dai semi, come avviene con qualsiasi altro vegetale in natura. Ed è possibile fare questa cosa anche volontariamente. Potrebbe capitare di piantare qualche carota anche in maniera inconsapevole, ma predisporre il tutto è sempre meglio. In che modo bisogna procedere? È necessario tagliare le estremità superiori delle carote e raccoglierle, anziché buttarle via come spesso tendiamo a fare.
Queste parti vanno riposte all’interno di un contenitore con dell’acqua, per poi mettere tutto quanto in un luogo che sia illuminato, anche se non in maniera diretta quando ci troviamo in estate o comunque in un periodo dell’anno dove fa caldo in maniera eccessiva. Potremo così notare già a distanza di pochi giorni il sorgere delle radici dei nuovi fiorellini di carote.
A quel punto teniamo sempre tutto allo stesso punto di illuminazione (anche se in inverno l’esposizione alla luce diretta dei raggi del Sole è consentita, visto che non ci sarà alcun rischio che la piantina si bruci) e cambiamo la loro acqua con la frequenza di ogni due giorni.
Trascorse ulteriormente altre due settimane potremo traslare in dei vasi le piantine che si sono formate, interrando le loro radici ad una profondità di tre centimetri circa. Anche in questo caso irrighiamo con regolarità ogni volta che il terriccio tenderà a diventare secco ed asciutto. E potremo assistere al sorgere dei semi dai quali delle altre carote potranno trarre origine, con tanti di fiorellini.
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