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I fiori di Bach rappresentano veramente un aiuto in molte situazioni. Possono essere utilizzati contro l’insonnia, gli stati ansiosi, lo stress, la debolezza e hanno la possibilità di aumentare l’efficacia di altre terapie che si stanno seguendo in caso di disfunzioni mestruali, di problemi ormonali, di allergie o di dipendenze. Questi rimedi naturali possono risolvere situazioni psicologiche croniche, che vanno avanti da anni e possono rappresentare un sostegno di fronte a piccole difficoltà, che causano una situazione di emergenza a livello psicologico. Possono essere usati per sostenere fasi particolari della vita, come il parto, l’adolescenza, lo svezzamento. Ma sei sicuro di sapere tutto su di essi? Ecco alcune curiosità.
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1. Chi li ha scoperti
A scoprire i fiori di Bach è stato il medico britannico Edward Bach. Nel 1912 si è laureato in medicina e ha iniziato i suoi studi in batteriologia. Iniziò degli esperimenti con i vaccini derivati dai batteri intestinali. Tra il 1928 e il 1935 scoprì i 38 rimedi della floriterapia, individuando, per ciascuno di essi, le caratteristiche più rappresentative e le indicazioni particolari.
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2. Quando vanno presi
I fiori di Bach sono dei prodotti fitoterapici. Alcuni sostengono che non devono essere presi sotto forma di gocce né vicino ai pasti né dopo aver bevuto il caffè. Non è affatto vero, perché, non essendo prodotti omeopatici, possono essere presi in qualunque momento della giornata. L’importante è che un’assunzione sia distanziata dall’altra di alcune ore.
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3. Come prepararli
Ci sono due metodi di preparazione dei fiori di Bach: il metodo del sole e il metodo della cottura. Il primo consiste nel porre le infiorescenze in un contenitore di vetro colmo d’acqua, che va lasciato al sole per circa 3 ore. Poi si aggiunge del brandy. Nel secondo caso, invece, si prendono i rametti con tutte le infiorescenze e si fanno bollire per mezz’ora. Poi si filtra il preparato più volte e si aggiunge del brandy. E’ stato proprio Bach a scoprire il metodo della cottura nel 1935. Essendo in preda ad una crisi dolorosa di sinusite e ad uno stato d’animo di agitazione, Bach staccò un rametto da un piccolo albero, lo fece bollire e lo lasciò in infusione per un’ora. Poi, quando il preparato si raffreddò, ne bevve alcune gocce e ne trasse beneficio.
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4. Come agiscono
La ricerca scientifica non è riuscita a comprendere fino in fondo come agiscono i fiori di Bach. In generale si ritiene che questi rimedi riescano a ripristinare, ciascuno in maniera propria, le vibrazioni energetiche dello stato di salute. I fiori di Bach, infatti, vengono utilizzati soprattutto per eliminare gli stati d’animo e le emozioni negative, ripristinando nell’organismo una situazione di equilibrio, che coincide con il benessere psicofisico.
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5. Il rescue remedy
Il rescue remedy è un rimedio di emergenza. Si usa una combinazione di 5 fiori di Bach, già pronta in commercio, ed è da utilizzare soltanto in determinate situazioni e non in modo continuativo. In condizioni di particolare emergenza (per tutte quelle condizioni che alterano l’equilibrio psicofisico) si prendono 4 gocce di rescue anche ogni 5-10 minuti, cercando poi di diradare la somministrazione, in base al miglioramento del proprio stato di salute.
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