Il fiume Esino, che attraversa il territorio marchigiano, è stato oggetto di un evento di inquinamento piuttosto grave. Il WWF lancia l’allarme
A quanto pare il responsabile dell’inquinamento del fiume Esino è stato individuato. Si parla del versamento di sostanze inquinanti collegate a digestato o prodotti di allevamento animale. Non è la prima volta che in quest’area si verificano episodi di questo tipo. Nello specifico, il tratto coinvolto del fiume è quello subito al di sopra di serra San Quirico, e ha interessato il corso d’acqua fino alle porte della città di Jesi.
Il WWF ha lanciato nuovamente l’allarme. Il distaccamento di zona dell’associazione, in particolare nell’area tra Ancona e Macerata, è particolarmente preoccupato per lo stato di criticità dell’Esino, fiume il cui inquinamento è stato già evidenziato da parecchio tempo.
Come è noto, l’inquinamento dei corsi fluviali è particolarmente pericoloso. In prima battuta perché i fiumi che percorrono diversi chilometri, come ad esempio l’Esino, possono trasportare anche le materie inquinanti, e contaminare altre aree precedentemente vergini. E inoltre la presenza dei fiumi è fondamentale per l’ecosistema di qualunque riserva naturale. Per questo il WWF ha rimarcato ancora una volta i monitoraggi negativi sulla fauna ittica nella riserva ripa bianca. Qui sono state registrate diminuzioni importanti della quantità di pesce che rasentano il 90%. Inoltre alcune specie tipiche del fiume Esino sono sparite.
Questa è l’affermazione del WWF, che reputa l’area intorno all’Esino molto vicina al collasso ecologico. Di conseguenza l’associazione chiede di analizzare la reale portata dell’evento inquinante che ha avuto luogo negli scorsi giorni, e l’impatto sulla comunità dei macroinvertebrati e della fauna ittica. Per poter quanto prima correre ai ripari. L’associazione ha mostrato particolare preoccupazione, e ha lanciato un vero e proprio allarme rosso. L’evento che ha colpito il fiume giovedì mattina scorso è stato arrestato. Tuttavia non è né la prima né l’ultima volta che sostanze inquinanti utilizzate in agricoltura o nell’allevamento vengano versate direttamente nei fiumi, provocando danni ambientali e sulla fauna di valore inestimabile.
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