La natura continua a sorprendere comuni cittadini ma anche la comunità scientifica e ne è un esempio quello che tanti chiamano il fiume che non va da nessuna parte. Ma dove sfocia questa cascata?
Fin dalla notte dei tempi gli esseri umani sono stati interessati a ciò che accade in natura e, nel caso in cui non fosse possibile dare immediatamente una spiegazione, si è fatto variamente ricorso ai miti, alle leggende, anche i fenomeni soprannaturali. E anzi nella contemporaneità in cui viviamo continuano ad esserci fenomeni e elementi naturali che generano un certo stupore misto ad una buona dose di mistero.
E per una volta il mistero in questo caso non riguarda fantasmi o spiriti ma il semplice scorrere di un flusso di acqua. Qualcosa che in natura avviene senza l’intervento dell’uomo, data la conformazione delle cascate e del fiume che le cascate in questione generano, per secoli anche gli esperti non sono riusciti a capire dove sfociasse questo miracolo. Qualcuno sembra aver provato a lanciare addirittura palline da golf numerate per scoprire il percorso dell’acqua.
Il fiume che non esiste, il bacino del demonio
Lo strano fiume denominato Brule River in un parco statale dello Stato americano del Minnesota è diventato una vera e propria attrazione soprattutto perché a un certo punto forma una cascata che si divide in due tronconi e uno di questi tronconi sembra sparire nella roccia per non riemergere più. Per fortuna gli scienziati hanno scoperto che cosa succede effettivamente. Alcune teorie volevano che il fiume finisse nel Lago Superiore oppure che sfociasse in Canada, il Minnesota è al confine con il Canada del resto.
Chi abita nei pressi del fiume Brule giura che qualunque cosa si butti dentro la cascata denominata Devil’s Kettle non ritorna e addirittura ci sarebbe la storia di un ragazzo che si è lanciato nel buco lasciato dalla cascata e non è riuscito a vederne il fondo. Per risolvere il mistero alcuni esperti, guidati da Jeff Green in collaborazione con il Dipartimento delle risorse naturali dello Stato del Minnesota, hanno utilizzato i numeri e hanno scoperto la verità: il Devil’s Kettle si svuota nella cascata principale ma la conformazione delle rocce impedisce di rendersene conto. L’acqua del Devil’s Kettle non sparisce, ma da dove viene allora l’alone di mistero?
Dove sono finite le palline da ping pong?
I detrattori della teoria, che a quanto pare è scientificamente dimostrata, del fatto che l’acqua del Devil’s Kettle semplicemente si riunisce al flusso principale appena sotto la cascata che produce e che quindi il misterioso fiume che non va da nessuna parte e segue lo scorrimento di qualunque altro fiume, portano come prova proprio le palline da ping pong e gli altri oggetti che qualcuno ha fantasiosamente utilizzato per cercare di capire il corso di questo fiume. Ma sempre Green sottolinea come semplicemente quegli oggetti non sono mai riemersi a causa della forza generata dall’acqua in risalita che li ha molto probabilmente distrutti e ridotti in mille pezzi prima che potessero tornare visibili. Non c’è niente di demoniaco quindi nel Devil’s Kettle, solo la dimostrazione della potenza dell’acqua.