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I fiumi più inquinati al mondo: questi i primi 12

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I fiumi del mondo risultano inquinati dalle attività antropiche, sia industriali che urbane su scala globale. Vediamo una panoramica della situazione dei peggiori al mondo

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Fiume contaminato (Foto Pixabay) – Ecoo.it

I corsi d’acqua presenti sul nostro Pianeta rappresentano un’importante porzione degli habitat naturali funzionali ad ecosistemi vitali e all’esistenza stessa di molte specie animali. Il fatto stesso che siano una parte preponderante delle risorse idriche mondiali li rende preziosi e insostituibili per il benessere dell’intero globo. Da loro dipendono vita e salute. Purtroppo sono stati tra le prime vittime dell’inquinamento derivato dagli insediamenti degli uomini che da sempre si sono stabiliti nei pressi dei loro delta, contaminando nei secoli le acque con gli scarichi fognari.

Con il progresso scientifico e la rivoluzione industriale, la nascita delle industrie via via ha determinato un incremento dei rifiuti scaricati nelle acque dei fiumi, sino ad arrivare a situazioni deprecabili, a tutti note, come l’immissione delle sostanze tossiche. A queste si aggiungono anche quelle provenienti dalle produzioni agricole, con danni irreversibili per ogni organismo che graviti intorno alle zone fluviali. Il tutto va anche a gravare sugli oceani, contaminati a loro volta, nei punti dove i fiumi sfociano e si immettono nelle acque marine, causando anche qui notevoli impatti e devastanti conseguenze sugli abitanti dei fondali.

La classifica delle maglie nere

Anche l‘inquinamento può essere di varia natura e comporsi di diversi materiali o sostanze di provenienza differente. Il più noto è quello derivante dalle sostanze chimiche, spesso provenienti dalle industrie o dai siti agricoli, come mercurio, piombo o pesticidi. Poi c’è quello definito organico, che si compone di rifiuti alimentari e di acque reflue, entrambi provenienti dalle abitazioni, che rendono l’acqua ricca di alghe e carente di ossigeno. Seguono inquinamento termico e quello da rifiuti solidi. Il primo determina l’innalzamento della temperatura, con conseguenze negative per gli organismi acquatici e il secondo vede il rilascio di plastiche e annessi e connessi, con una profonda alterazione degli habitat fluviali.

Gange (Foto Pixabay) – Ecoo.it

Le pecore nere della classifica dei fiumi più inquinati del mondo sono il Gange, perennemente subissato dal rilascio di ogni tipo di rifiuto, Il fiume Citarum, massacrato dai rilasci industriali, il fiume Giallo, rassegnata discarica a cielo aperto di sostanze chimiche. Seguono il fiume Sarno, il peggiore in Europa, a causa dei rifiuti tossici e chimici di provenienza agricola, scaricati nelle sue acque e il fiume Buriganga, vittima sacrificale delle migliaia di rifiuti delle concerie del Bangladesh.

Per continuare

Il grande sistema fluviale australiano Murray-Darling, esteso per oltre un milione di chilometri, composto da due fiumi, viene letteralmente invaso da rilasci agricoli e industriali che lo impestano di metalli pesanti e fertilizzanti. Il Mississippi, ha ormai raggiunto una colorazione marrone dalla quantità di rifiuti scaricati nel suo alveo, esattamente come il fiume Mekong, meta degli scarichi di oltre 200 industrie. Seguono il Rio Bravo, il Danubio e il fiume cinese Yangtze, tutti irrimediabilmente inquinati da ogni genere di rifiuto tossico. Per finire il grande fiume Nilo, che si ritrova ad essere causa e fonte di malattia per chi vive nei suoi dintorni.

Mississippi (Foto Pixabay) – Ecoo.it

La situazione che si è generata e che si profila sotto i nostri occhi in modo tangibile e inequivocabile, necessita di una presa di coscienza del livello raggiunto in modo da ottemperare ogni tipo di strategia e azione che possano invertire la rotta e riportare alla vita i fiumi di tutto il mondo, per preservare le risorse idriche globali tanto preziose ed essenziali per la vita sulla Terra di ogni essere vivente. Educazione e prevenzione devono essere prioritarie per cercare di ripulire i corsi d’acqua e ridare vita a tutti i loro habitat connessi.

Paola F

Nata e cresciuta a Milano, ama scrivere da sempre grazie ad una formazione classica, culminata con la laurea in comunicazione e relazioni pubbliche. La scelta di vita sostenibile la porta in terra ligure, dove cresce tre figli respirando l'aria del mare.

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