Negli Stati Uniti si è registrato un record per quanto riguarda la superficie del mare che ha fatto segnare una temperatura di oltre 38 gradi.
Un’ondata di caldo che ha interessato numerose zone del Pianeta quella registratasi in queste ultime settimane. Anche gli oceani non sono esenti dal recente rialzo delle temperature e gli scienziati sono sempre più preoccupati.
Proprio nei giorni scorsi le acque dell’Oceano Atlantico hanno fatto segnare un nuovo record relativamente alle temperature battendo quello precedente registratosi tre anni fa quando la superfice del mare nella baia del Kuwait aveva superato i 37 gradi.
Lo scorso 24 luglio nell’area delle Florida Keys, arcipelago nel sud-est degli Stati Uniti, si potrebbe essere registrato un record mondiale relativo alle temperature della superfice marina.
Nel dettaglio, come riportano alcuni media statunitensi tra cui l’emittente televisiva Nbc News, una boa a Manatee Bay nel pomeriggio di lunedì scorso ha fatto segnare una temperatura della superfice dell’Oceano Atlantico pari a 101,19 gradi Fahrenheit che corrispondono a 38,4 gradi Celsius.
In molti hanno creduto potesse trattarsi di un errore, ma in realtà altre boe poste nelle zone limitrofe hanno fatto segnare temperature intorno ai 100 gradi Fahrenheit (37,7° C). Per gli esperti che monitorano le acque, si tratta di una situazione sicuramente anomala considerato che i mari vengono considerati caldi già tra i 33 ed i 36 gradi.
Nonostante non vi sia un vero e proprio record mondiale in questione, sicuramente la rilevazione nelle Florida Keys potrebbe rappresentarlo dato che quella più alta si era registrata nella baia del Kuwait durante il 2020 quando si era arrivati a 37,6°.
A provocare questo ulteriore innalzamento delle temperature potrebbero essere stati diversi fattori. In primis, secondo gli scienziati, le alte temperature dell’aria, ma anche la debolezza dei venti che non avrebbero superato in questo periodo i 10 km/h. A questo si aggiungono anche i forti raggi solari che riscaldano più velocemente il mare ed, infine, l’acqua fangosa che colorando di scuro quest’ultimo provoca un assorbimento maggiore della luce solare.
Queste alte temperature mettono a serio rischio le specie che vivono nell’Oceano Atlantico e l’intero ecosistema.
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