La Banca Nazionale delle Terre Agricole ha individuato circa 331 ettari di terreno in vendita: le modalità di partecipazione all’asta.
Il settore delle coltivazioni e dei terreni agricoli è ogni giorno sempre più alle prese con le difficoltà legate all’ambientamento climatico. Le zone del Mediterraneo sono più soggette ai climi aridi ogni anno che passa e le difficoltà di realizzazione di una coltura sono più basse del previsto. Ecco perché possiamo riscontrare casi di terreni agricoli rimasti invenduti.
Oggi nel Foggiano, la Banca Nazionale delle Terre Agricole segnala circa 331 ettari distribuiti tra uliveti e vigneti che vanno a comporre 19 terreni di cui nessuno pare volesse prendersene cura. La zona in cui si trovano gli “alleati” di braccianti e agricoltori è divisa tra San Giovanni Rotondo, Stornarella, Monte Sant’Angelo e Orta Nova e i medesimi attendono con trepidazione il momento di unirsi a qualche proprietario interessato
In alcune aree adibite alla bonifica dei terreni agricoli e alla conseguente coltivazione sono soggette ogni giorno sempre più all’azione insensata e malsana dell’uomo. L’utilizzo di mezzi ad emissione di gas oltre ad inquinare e favorire l’allargamento del buco dell’ozono in poco tempo possono arrecare danno alle coltivazioni medesime.
Il nemico pubblico numero uno in tal senso è proprio la ruspa, una macchina a motore adatta allo spianamento artificiale. In questo difficile contesto rientra il caso “No Tav” in quanto il trasporto di materiali tra cui rocce, pietre e terreno potrebbe riservare spiacevoli sorprese da un punto di vista del benessere salutare, sollevando dal terreno sostanze chimiche dannose. Un altro punto di non ritorno è legato all’eliminazione di aree agricole fertili e concimanti che hanno portato agricoltori e braccianti ad essere immediatamente sul “piede di guerra”.
Tra i 331 ettari di terreno rinvenuti e giudicati invenduti dagli addetti ai lavori della Banca Nazionale delle Terre Agricole nel Foggiano, ci sono circa una settantina di aree da aggiudicarsi in un’autentica base d’asta al rialzo o ribasso. Si è purtroppo arrivati a questo punto, in quanto coloro che precedentemente avevano partecipato e aggiudicatosi il prodotto lo hanno poi snobbato nell’interesse. Ora sarà possibile partecipare all’asta organizzata dalla Banca che ne detiene il “cartellino” di proprietà ‘giocando’ al ribasso fino al 35% del valore precedente sotto il quale la vendita sarà sottoposta ad annullamento. Dei 19 terreni agricoli posseduti dall’organo di contabilità, tre di questi sono rimasti invenduti e per poter manifestare l’interesse bisognerà navigare sul portale della Banca, nonché trattare direttamente il prezzo d’acquisto. Ci sarà tempo fino al prossimo 5 Giugno per esprimere il proprio consenso e manifestare interesse all’acquisto e/0 alla partecipazione all’asta dei restanti 16 terreni foggiani che partiranno da una base economica di 61 mila euro per il terreno di minor vastità a 1 milione di euro circa per quello più voluminoso (ovvero quello di Monte Sant’Angelo).
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