Utilizzare i fondi di caffè per bouganville e altre piante ornamentali domestiche fa davvero bene? Facciamo un po’ di chiarezza.
- I fondi di caffè fanno davvero bene alla bouganville?
- In quale piante si può mettere il fondo del caffè?
- Quali piante non amano i fondi di caffè?
Tra le più belle piante ornamentali per le nostre abitazioni, c’è sicuramente la bouganville: pianta rampicante originaria delle zone tropicali del mondo, ma che cresce perfettamente in Italia, è molto amata per le sue vistose fioriture di diverse colorazioni. Chi ce l’ha in casa, preferisce utilizzare concimi naturali per far crescere questa bellissima pianta, ma funziona davvero?
I fondi di caffè fanno davvero bene alla bouganville?
Uno dei consigli che vengono dati per la concimazione naturale della bouganville è quello di usare un compost, miscela di materiali organici riciclabili come gusci d’uovo, bucce di banana, scarti vegetali e fondi di caffè. Questi ultimi, in particolare, aiutano ad aerare il terreno, fornendo azoto e rendendo il suolo più acido.
Ma è davvero così e soprattutto veramente possiamo usare i fondi di caffé per dare un giusto equilibrio a tutte le nostre piante? Al primo dei due quesiti rispondiamo che la bouganville, per prosperare, ha bisogno di azoto e i fondi di caffè rappresentano un rimedio naturale e versatile per arricchire il terreno delle piante che richiedono un ambiente acido.
Per cui, va benissimo utilizzare fondi di caffè nel terriccio della bouganville, così come di altre piante, anche per il contributo che danno al pH del suolo dove la pianta viene coltivata. Anzi, per far fiorire la bouganville potrebbe essere un buon aiuto.
Non va poi dimenticato che questa pianta, sebbene abbia paura del freddo e delle gelate, può prosperare come pianta da interno o in vasi mobili anche d’inverno e anzi, con le dovute accortezze, può essere coltivata in balcone. Ma non è solo la bouganville ad apprezzare i fondi di caffè nel suo terriccio. Scopriamo quali sono le altre piante con cui usare questo concime naturale.
In quale piante si può mettere il fondo del caffè?
L’acidità del terreno è un elemento cruciale per diverse specie vegetali e sicuramente la presenza di azoto nei fondi di caffè può aiutare. La lista è lunga e comprende tra le altre piante come azalee, rododendri, ortensie, mimose e magnolie. Il fondo di caffè è anche un toccasana per alcune piante da frutto come possono essere i mirtilli, ma anche i melograni.
Il caffè, vale la pena ribadirlo, non solo contribuisce a mantenere il pH del suolo a livelli ottimali, ma fornisce anche una fonte di azoto: questa è un nutriente essenziale e favorisce la crescita delle piante. Al contempo, utilizzando fondi di caffè, così come altri scarti compostabili, riduciamo da un lato i rifiuti organici e dall’altro promuoviamo una coltivazione sostenibile e un ambiente sano.
Usiamo però molta cautela, perché se la bouganville e altre piante, anche da frutto, amano i fondi di caffè, al contempo dobbiamo sapere dove questi non devono essere assolutamente utilizzati, in quanto possono arrecare dei danni seri alla coltivazione e alla cura della flora.
Quali piante non amano i fondi di caffè?
Alcune piante, come broccoli, pomodori, girasoli e ravanelli, non dovrebbero essere concimate con i fondi di caffè: si tratta, in sostanza, di tutte quelle piante che non tollerano terreni alcalini, come alcune piante da frutto e ortaggi, e alcune piante aromatiche. Abbiamo avuto modo di ricordare in più occasioni, infatti, che i fondi del caffè aumentano notevolmente il pH del terreno e questo non va bene per tutte le piante.
Spesso si pensa invece erroneamente che i fondi del caffè non vadano usati nemmeno nelle piante grasse e a tal proposito una smentita è quantomeno d’obbligo: minerali, potassio e azoto presenti in questo materiale compostabile sono dei nutrienti che vengono assorbiti gradualmente. Quello che occorre infine sapere è che non bisogna esagerare coi fondi di caffè: questi dovrebbero costituire il 20% della miscela.
Superare un certo limite con i fondi del caffè ha delle conseguenze anche disastrose sulle nostre piante: si crea infatti un ambiente favorevole a parassiti o muffe. Per cui, va bene usare degli scarti di questo tipo, che però non sono utili a tutte le piante, alcune le danneggiano e in ogni caso non si deve mai eccedere.