[galleria id=”381″]Si preannuncia un grande cambiamento per ciò che riguarda l’elettricità. La produzione di energia elettrica da energie rinnovabili dovrà aumentare e passare da 58 a 107 TWh e ciò dovrà avvenire entro il 2020.
Sarà infatti in questo modo che l’Italia raggiungerà gli obiettivi che l’Europa ha imposto in materia energia – clima. Queste informazioni sono reperibili all’interno del rapporto “Europa e regioni per lo sviluppo delle energie rinnovabili” della Fondazione sviluppo sostenibile.
Naturalmente ogni regione italiana ha grande libertà e può scegliere in autonomia le strategie migliori da adottare. Alcune regioni come Lombardia e Trentino Alto Adige sono già avanti con i tempi e producono enormi quantità di energia idroelettrica. Altre regioni come Sicilia, Sardegna, Campania e Puglia sono leader nella produzione di energia eolica.
E’ però l’energia solare il neo delle regioni del Sud Italia. L’unica a produrre un’alta quantità di energia solare è la Puglia. Tutte le altre regioni meridionali sono invece indietro. Altra pecca riguarda l’utilizzo delle biomasse. La regione (l’unica) che si distingue è l’Emilia Romagna. La Toscana invece è importante per la geotermia.
La parte d’Italia più indietro e che deve quindi crescere di più entro il 2020 è il sud Italia. Come si legge nel rapporto l’aumento delle energie rinnovabili in Italia si baserà soprattutto sull’energia elettrica. La previsione è una crescita che va dai 10 TWh prodotti nel 2008 a 38,4 TWh nel 2020.
Come ha detto Edo Ronchi, presidente della Fondazione sviluppo sostenibile, l’aumento della produzione di energia elettrica nel sud Italia “richiede non solo un rafforzamento della rete elettrica che gia’ oggi al sud non riesce ad assorbire tutta l’energia eolica prodotta, ma soprattutto un grande sforzo industriale che sara’ ripagato da un ritorno occupazionale consistente e da uno sviluppo economico sostenibile per tutto il meridione“.
Immagini tratte da:
umbriatravel.com
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