Da parte di PEFC arriva il nuovo report annuale che certifica in Italia la dimensione delle foreste che sono gestite seguendo i criteri della sostenibilità. Le foreste sostenibili sono sparse su tutto il territorio nazionale
Una delle questioni legate al futuro è quella del risparmio delle risorse. Risorse che sono quelle ambientali interpretate in senso più ampio. E quindi è necessario inserire nel novero di ciò che dobbiamo trattare con cura non soltanto acqua e aria, oppure il suolo, ma anche le risorse vegetali. Risorse che sono necessarie per la produzione di tutta una vasta gamma di prodotti in carta e derivati del legno.
Per creare uno standard qualitativo superiore è nato il PEFC che si configura come associazione senza scopo di lucro il cui fine ultimo è quello di promuovere la gestione forestale sostenibile, rilasciando a quelle realtà che fanno proprio della sostenibilità un loro obiettivo la certificazione. I criteri utilizzati da PESC Italia sono quelli internazionali e sono gli stessi che vengono quindi utilizzati anche nelle altre declinazioni del sistema di controllo qualità. Il rapporto annuale relativo al 2022 sulla gestione del patrimonio forestale in Italia diffuso proprio da PESC Italia mostra ottimi segnali con foreste certificate che si estendono per quasi un milione di ettari.
Partendo da quelli che sono i dati su cui occorre ancora lavorare c’è da notare che di tutte le regioni italiane ancora sei mancano all’appello tra quelle che hanno almeno un bosco o una foresta certificata PEFC. Le regioni che ancora non hanno zone certificate sono Sicilia, Puglia, Campania, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta. Tutte le altre quattordici regioni italiane hanno tutte una o più foreste con certificazione PEFC/18-1-1. L’estensione di queste foreste certificate perché gestite con criteri di sostenibilità varia da regione a regione ma già la singola presenza è comunque un dato positivo ed incoraggiante.
Tra le regioni in cui l’estensione è maggiore si trovano il Trentino Alto Adige e in seconda posizione il Friuli Venezia Giulia. Medaglia di bronzo quest’anno va al Veneto. Interessante è anche notare l’evoluzione nella estensione globale delle foreste che in Italia sono certificate e sostenibili. E il report di PEFC Italia si concentra per esempio sull’esperienza di Toscana ed Emilia Romagna. Nello specifico si registra positivamente il parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano che ora può vantare proprio la certificazione della gestione forestale sostenibile.
Solo la gestione sostenibile delle foreste in Italia però non basta a creare un circuito virtuoso della carta. E infatti sempre nello stesso report sono indicate anche le nuove cifre per quello che riguarda le aziende che hanno deciso di abbracciare un sistema di utilizzo della risorsa vegetale più sostenibile e lungimirante. Avere carta, imballaggi e contenitori certificati sostenibili è un plus per le aziende, che così possono risultare appetibili per quei clienti, un numero in crescita, che guardano proprio a questo aspetto ma non si tratta solo di economia: avere aziende che guardano all’ambiente e che cercano prodotti sostenibili significa anche creare una catena più resistente di sostenibilità per tutto il ciclo produttivo. Un modo per rendere quindi anche l’industria della carta resiliente alle sfide del futuro.
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