Le formiche sono tra gli insetti più studiati, sia per la loro organizzazione sociale, che per le loro caratteristiche genetiche
Purtroppo sono davvero poche le persone che sono riuscite a sfuggire alla storia della cicala e della formica, racconto moralizzante sulle virtù dell’operosità e sulla condanna dell’ozio della cicala. La formica protagonista della storia, che in una prima fase sembra essere personaggio meno interessante, alla fine si ritrova vincitrice. La sua operosità riesce a farle guadagnare quel riscatto sulla cicala tanto sperato. Ed in effetti, nonostante le formiche siano degli insetti piccoli, molto comuni, e con attività estremamente ripetitive, sono allo stesso tempo tra i più studiati dagli entomologi.
In particolare, a destare il loro interesse, è la suddivisione e l’organizzazione sociale in ruoli ‘professionali’, che si potrebbero anche chiamare ‘caste’. C’è chi reperisce il cibo, chi scava i tunnel, chi nutre le larve, chi si occupa della regina. Ed ogni ceto sociale svolge il proprio lavoro in maniera quasi ossessiva, investendo tutte le proprie energie e sacrificando il singolo al gruppo. Ma non è così per tutte le formiche.
Formiche, il gene che le fa diventare pigre
Approfondendo ulteriormente lo studio sull’organizzazione sociale delle formiche, gli scienziati hanno scoperto che esiste una ‘casta’ di formiche nullafacenti, parassite del lavoro altrui. Di cui inizialmente non erano riusciti a spiegarsi l’esistenza. Questi insetti sono diventati il centro degli studi degli entomologi del Laboratorio di Evoluzione Sociale e Comportamento della Rockefeller University. Sono state nominate parassite senza lavoro. Vivono con un basso profilo, cercano di farsi notare il meno possibile e prendono dal gruppo ciò che è necessario per la loro esistenza senza mai dare nulla.
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E soprattutto la caratteristica che ha fatto accendere la lampadina ai ricercatori. Questo comportamento pigro, che contravviene ai luoghi comuni sulle formiche, viene trasmesso da genitori alla prole. E secondo gli entomologi non può essere solo l’apprendimento di un comportamento. Ci deve essere di più. Scavando scavando nel codice genetico è stato scoperto un gene mutante in queste formiche, simile a quello delle regine, che le rende socialmente parassitarie.
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Senza però avere quel ‘sangue blu’ che ne legittima l’ozio. Rimangono alcuni misteri. Ad esempio come mai queste formiche oziose riescano a vivere nel gruppo senza essere contestate o allontanate dalle altre. Dal momento che gli scienziati sono riusciti ad isolarne il gene mutante, gli studi successivi risponderanno alle molte domande su questa casta parassita.