Qual è la cosa che non dovremmo mai fare per fare si che il binomio forno bolletta non finisca con il gravare sulle nostre tasche. Non commetterlo mai
Il forno sulla bolletta che ci arriva a casa può avere un peso alquanto rilevante. Già quando facciamo attenzione ad utilizzarlo in maniera accurata ed oculata, andiamo incontro ad un consumo in termini di energia elettrica richiesta alquanto rilevante. E questo perché il forno stesso è tra gli elettrodomestici che più sono considerati energivori, assieme ai vari condizionatore, lavastoviglie, lavatrice ed asciugatrice. Bisogna sapere centellinare come si deve l’impiego di tutti questi macchinari.
E nel caso del forno la bolletta finisce con il lievitare sempre più verso l’alto nel caso in cui dovessimo compiere delle disattenzioni che travalicano l’ingenuità. Pensandoci bene, quando mettiamo in funzione il forno potrebbe capitare di cadere in fallo senza che ce ne accorgiamo. Con il risultato che andiamo ad impattare negativamente sul tempo impiegato per la cottura, sull’energia richiesta e sul risultato finale. Utilizzare il forno così fa male alla bolletta. Qual è lo sbaglio che dovremmo sempre cercare di evitare?
In più di una circostanza potrebbe capitare di volere dare uno sguardo a cosa sta cuocendo all’interno del nostro forno o fornetto. Questo ci porta a volere vedere direttamente la pietanza sottoposta a cottura. Ma aprire lo sportello mentre è in corso tale processo è un errore madornale, che porta ad una dispersione del calore prodotto all’interno. L’abbassamento di temperatura richiede uno sforzo ulteriore da parte del forno.
L’aumento del consumo di energia elettrica richiesto ogni volta che facciamo questo coincide in media con un +20% di erogazione ulteriore ed inutile di corrente. Senza contare che la cottura, in tal modo, finisce con l’essere prolungata. La dispersione di calore è inutile e deleteria, e comporta un danno sia per le nostre tasche che per l’ambiente.
In tempi di crisi energetica più che mai sarebbe bene non aprire mai lo sportello del forno. Ed aspettare che la cottura raggiunga da sola il suo naturale decorso. Discorso diverso ovviamente è quello nel caso in cui ci sia la necessità di dovere in qualche modo agire sul cibo messo a cuocere, che magari richiede di essere smosso o rivoltato all’interno del suo contenitore.
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Ma in tutti gli altri casi sarebbe consuetudine e molto più conveniente attendere il minutaggio solito. Senza contare che possiamo anche spegnere il forno dai cinque ai dieci minuti prima, a seconda del cibo presente all’interno. E fare si che proprio il calore presente all’interno completi il procedimento di cottura, anche a forno spento. Per un risparmio di energia elettrica ottimizzato al massimo.
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