Fotovoltaico: celle fotovoltaiche da materiali biodegradabili

celle fotovoltaiche biodegradabili
 
Produrre celle fotovoltaiche da materiali biodegradabili allo scopo di eliminare il petrolio dal processo produttivo delle celle fotovoltaiche, così il risparmio non è solo dei consumatori finali ma soprattutto dell’ambiente; è questo in sintesi il progetto su cui la BioSolar Inc. ha deciso di investire. Attualmente infatti il petrolio e le materie plastiche sono le principali componenti nella produzione delle celle fotovoltaiche e, visto il costo in continuo aumento del greggio, è impensabile ridurre i costi per watt senza cercare di eliminare il petrolio dal ciclo produttivo.
 
L’idea è quella di sostituire i componenti plastici delle celle che costituiscono i pannelli fotovoltaici con dei materiali “bio” ottenuti da fonti rinnovabili; in questo modo si abbattono i costi per watt delle celle e l’ambiente ringrazia. Come è possibile ottenere questi risultati? Manipolando i polimeri organici di cui sono fatte le celle fotovoltaiche. Ad esempio il backsheet, la parte posteriore del modulo, non è altro che un foglio di plastica multistrato con funzione protettiva; al suo posto si potrebbe perfettamente utilizzare un foglio monostrato derivante da un materiale poliammide ricavato dall’olio di ricino, combinandolo con altri biomateriali per aumentarne la robustezza.
 
È su questo che punta l’azienda, sostituire gli attuali materiali derivanti dal petrolio con altrettanto validi, durevoli ma sostenibili, materiali “bio” senza rinunciare però ai requisiti termici e di resistenza indispensabili per ottenere un impianto fotovoltaico con un elevato rendimento. L’alternativa di puntare sui materiali sostenibili, anziché concentrare le ricerche solo sull’efficienza di conversione, rappresenta una concreta possibilità di garantire una diminuzione dei costi e allo stesso tempo un fotovoltaico eco-compatibile che rispetti ancor di più l’ambiente.

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