Anche l’apparato statale cerca di dare il suo contributo pratico e operativo nei confronti di un più accurato sviluppo e utilizzo delle energie rinnovabili. In tal senso va interpretata la decisione del Ministero degli Esteri di svoltare verso l’adozione di nuove infrastrutture ad energia solare che possano migliorare l’apporto eco-energetico ai palazzi ministeriali e alla rete di Ambasciate e Consolate.
La firma di una convenzione con il Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) permetterà infatti al Ministero di poter usufruire delle prestazioni d’opera specializzate dei dipendenti del GSE, che cercheranno di trovare soluzioni idonee a migliorare il ricorso alle energie rinnovabili da parte delle strutture ministeriali.
La finalità di questa siglata intesa è il tentativo di ridurre l’impatto ambientale negativo degli edifici riconducibili al Ministero degli Esteri, attraverso un più accurato sfruttamento delle risorse energetiche pulite e rinnovabili.
Tra i progetti più interessanti e simbolici vi è sicuramente l’idea di realizzare un impianto di sfruttamento dell’energia solare sui tetti della Farnesina. Ma non solo: anche le Ambasciate e i Consolati saranno interessati dall’evoluzione eco-energetica, che potrebbe contribuire a fornire un chiaro segnale di sviluppo ecocompatibile.
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