Il fotovoltaico sbaraglia il mercato e produce più energia di quella necessaria per produrre i pannelli: vediamo insieme cosa dicono i dati
La transizione energetica in atto in tutto il mondo ha imposto un giro di vite sulla riduzione delle emissioni di CO2 avviando la decarbonizzazione del Pianeta auspicata entro il 2050. Principali protagoniste le energie rinnovabili, le migliori alleate per abbandonare gradualmente i combustibili fossili per produrre energia e passare alle tecnologie green all’avanguardia di nuova generazione. Eolico, fotovoltaico, geotermico ed idroelettrico le nuove frontiere di produzione elettrica pulita e sostenibile, stanno prendendo sempre più piede, scalzando di fatto carbone, petrolio e gas.
Il fotovoltaico in particolare si sta diffondendo capillarmente sui tetti di case e imprese, garantendo ottime prestazioni, energia pulita, autoconsumo, con evidenti risparmi in bolletta in un periodo storico dove i prezzi energetici sono schizzati alle stelle e la necessità di puntare ad una svolta si è fatta ancora più pressante. Da un lato l’indispensabile benessere della Terra, dall’altro l’impellente urgenza di ridurre i costi energetici, diventati insostenibili e ingestibili. Lo scetticismo iniziale, verso la nuova tecnologia green che sfrutta l’energia solare, è stato spazzato via dai dati inconfutabili della convenienza dei pannelli fotovoltaici e delle loro performance brillanti e poco costose. Ma è davvero così? Vediamo gli ultimi dati in merito.
Il mito secondo il quale l’energia prodotta per costruire un pannello fotovoltaico sia maggiore di quella che il pannello potrà produrre, è superato e reso inerte dal progresso tecnologico che ha migliorato le performance e ridotto i costi di produzione. Vent’anni fa forse poteva essere un’obiezione ancora valida, ma i pannelli di nuova generazione hanno fatto un enorme balzo in avanti in termini di efficienza e per dimostrarlo è stato creato un indice ad hoc: l’EROREI.
L’EROREI, Energy Retourned on Energy Invested, è un indicatore che fa il calcolo di quanta energia produrrà un pannello durante il suo ciclo di vita e la divide per l’energia spesa per costruirlo, mantenerlo e smantellarlo. Quindi maggiore sarà tale indice, migliore sarà la tecnologia utilizzata che nel caso del fotovoltaico raggiunge quota 9-10. In pratica un pannello fotovoltaico nel corso della sua vita utile produrrà 9-10 volte più energia di quella servita per costruirlo, un ottimo risultato che diventa sbalorditivo se si applica ai pannelli a film sottile, che non utilizzano il silicio molto costoso, l’EROREI schizza tra il 25 e l’80, facendoci dormire sonni più che tranquilli.
La produzione di energia elettrica attraverso i pannelli fotovoltaici è assolutamente priva di sostanze inquinanti e quindi completamente pulita. Produzione, trasporto e riciclo sono a zero impatto ambientale o quasi e soprattutto durante il ciclo di vita utile (25 anni), un pannello solare produce molta più energia di quella necessaria alla sua fabbricazione, diventando in assoluto la tecnologia green più conveniente ed ecologica sul mercato internazionale delle fonti rinnovabili, con buona pace del carbone, del petrolio e del gas.
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