I prodotti biologici acquistano un particolare valore agli occhi dei consumatori, i quali li ritengono più sani e quindi più adatti ad essere introdotti nella loro alimentazione. Ci sono specifiche norme europee che stabiliscono che il miele contaminato da pollini Ogm segua un percorso specifico nell’ambito della sua commercializzazione, un percorso molto simile a quello riservato ai prodotti transgenici. Il problema è però rappresentato dal miele che viene importato dalla Cina e che viene venduto nel nostro Paese. In Cina infatti è ammessa la coltivazione di organismi geneticamente modificati.
In questo caso non ci sono garanzie riguardo all’esclusione della contaminazione del polline a partire da Ogm. Ecco perché occorrerebbe un intervento urgente, per evitare che le norme siano rispettate anche nel caso in cui il miele provenga dall’estero. Molti dubbi infatti permangono sugli Ogm, riguardo ai quali uno studio afferma che le verdure transgeniche potrebbero causare sterilità. Per questo la Coldiretti ha chiesto che l’Europa si faccia avanti nel porre rimedio alla questione, al di là del fatto che il materiale geneticamente modificato sia introdotto in maniera intenzionale o casuale.
E se c’è che vuole essere ottimista, pensando che gli OGM e l’agricoltura transgenica possano essere usati contro la fame nel mondo, c’è anche chi pensa a tutelarsi dai possibili rischi legati al ricorso agli Ogm. Qualche tempo fa Greenpeace ha messo in evidenza che gli Ogm sono pericolosi e fallimentari.
L’importante sarebbe poter scegliere in modo consapevole. Ecco perché in questo senso sarebbe importante poter disporre dell’etichetta d’origine obbligatoria.