Il triste epilogo della scomparsa dei due fratellini di Manfredonia ha portato gli inquirenti ad aprire un fascicolo di omicidio colposo. Per il momento ancora senza nomi.
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La ricostruzione dei fatti non è ancora completa, ci si trova nel campo delle ipotesi. E sarà difficile capire cosa sia successo davvero. I fratellini Daniel e Stefan, di 6 e 7 anni rispettivamente, hanno trovato la morte in una vasca di irrigazione a scopo agricolo, posta a poche decine di metri dalla loro abitazione. La vicenda è iniziata martedì scorso, quando la madre, non vedendoli rientrare, ne ha denunciato la scomparsa alle autorità.
Le ricerche non sono state semplici. L’area in cui i due fratellini hanno trovato la morte è scarsamente illuminata, e per setacciare la vasca di raccolta dell’acqua ci è voluto parecchio tempo. Ed alla fine i due corpicini senza vita sono stati ritrovati. La comunità di Manfredonia ha indetto il lutto cittadino. Tutta la cittadinanza è sconvolta dall’accaduto. Due bambini così piccoli che sono deceduti in una maniera tanto insensata.
Le ipotesi sull’annegamento dei due fratellini
A quanto pare è stato accertato che il decesso sia avvenuto per annegamento. Ora gli inquirenti e la polizia locale sono al lavoro per ricostruire la dinamica che ha portato alla tragedia, e per accertare eventuali responsabilità. La famiglia di Daniel e Stefan vive e lavora a poche decine di metri dalla vasca di irrigazione. Mentre i genitori stavano riposando, nel primo pomeriggio, i bambini si sono allontanati. Non è inusuale.
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L’area in cui vivono è rurale, dunque è consuetudinario che i bambini passino le giornate all’aria aperta per giocare. Ma il pomeriggio di martedì scorso i genitori non riuscivano a trovarli. E sono entrati in allarme. I corpicini dei piccoli Daniel e Stefan sono stati ritrovati solo il giorno dopo, nonostante la vasca d’irrigazione fosse prossima all’abitazione.
La vasca d’irrigazione e l’omicidio colposo
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Ancora non si sa cosa abbia spinto i due bambini a tuffarsi nella vasca d’irrigazione profonda tre metri. Lo zio ha dichiarato che loro sapevano bene che si trattava di una vasca agricola e non di una piscina. Al momento l’ipotesi più accreditata è che i due bambini si siano gettati nell’acqua per cercare un po’ di refrigerio dato il gran caldo di quella giornata. Ipotesi sostenuta dal ritrovamento delle ciabattine di Daniel e Stefan nei pressi della vasca.
Ciò che rimane misterioso è come sia stato possibile che abbiano avuto tanto facile accesso ad un’area ovviamente pericolosa. La vasca profonda tre metri è circondata da un recinto di un metro e mezzo. È stato trovato un foro nel recinto, pertugio dal quale probabilmente i due bambini sono entrati. È difficile pensare che siano stati Daniel e Stefan stessi ad aprire il varco. Per cui gli inquirenti sono al lavoro per accertare eventuali responsabilità per omissione delle misure di sicurezza necessarie.