Il ministro dell’ambiente italiano ha firmato un documento chiedendo di fermare le centrali ad olio combustibile e di limitare al massimo quelle a carbone.
Uno degli obiettivi principali in tema ambiente dei vari Paesi, Italia compresa, è quello di accelerare il processo di decarbonizzazione, ossia ridurre le emissioni di anidride carbonica abbandonando i combustibili fossili per transitare a fonti di energia rinnovabile.
In tal senso, il ministro dell’ambiente italiano, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato un documento chiedendo a Terna, Arera (Autorità di Regolazione per energia, reti e ambiente) e al Gse (Gestore dei servizi energetici) di rivedere la produzione di energia elettrica da carbone, da olio combustibile, da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide.
Nei giorni scorsi, il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato un atto attraverso cui si chiede la rimodulazione della produzione di energia elettrica da carbone, da olio combustibile, da bioliquidi sostenibili e da biomasse solide. La richiesta è stata indirizzata a Terna, Arera e al Gse.
Più precisamente, è stato chiesto alla società elettrica Terna di bloccare la produzione di energia da olio combustibile e dalla centrale a carbone di Monfalcone, ma anche di limitare al minimo quella delle altre centrali a carbone.
La decisione è stata presa in seguito a quanto è stato evidenziato durante l’ultima riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale, quando è stato sottolineato come il livello di “riempimento degli stoccaggi di gas” sia ora più rassicurante con una riduzione della domanda elettrica ed un aumento della produzione idroelettrica.
Come si legge in una nota sul sito del ministero, il titolare del dicastero Fratin ha commentato l’atto inviato spiegando che l’obiettivo è quello di velocizzare il processo di decarbonizzazione e garantire la sicurezza energetica del nostro Paese. Avendo constatato che gli stoccaggi fossero riempiti all’82% e la produzione da energie rinnovabili fosse aumentata, ha proseguito Fratin, si è potuto procedere con questa decisione.
Infine, ha concluso il ministro, grazie alle “politiche di diversificazione messe in atto dal Governo” si è raggiunto in anticipo rispetto alle previsioni l’obiettivo di risparmiare ben 700 milioni di metri cubi di gas entro il 30 settembre di quest’anno.
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