Il frigorifero del futuro si potrà installare direttamente nel terreno e non avrà bisogno di elettricità: scopriamo insieme come funziona.
Vivere in maniera sostenibile significa anche imparare a ridurre il ricorso alle fonti energetiche, vagliando soluzioni alternative che non comportino lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili. L’azione indiscriminata dell’uomo e in particolare l’uso sconsiderato di risorse possono essere annoverati tra le cause principali del cambiamento climatico, che sta provocando situazioni di emergenza in molte parti del pianeta.
Partendo da un’idea di sostenibilità un designer olandese ha dunque ideato quello che potremmo definire il frigorifero del futuro: un elettrodomestico che non necessiterà di energia elettrica. Floris Shoonderbeek ha infatti ideato il ground fridge, letteralmente frigorifero da terra, pensato per essere installato direttamente nel terreno senza necessità di essere collegato alla rete elettrica. Il concetto alla base del ground fridge è molto semplice e si ispira all’antico funzionamento delle cantine.
Come si legge sul sito dedicato alla struttura, infatti, si parla di “un’idea molto vecchia nuova di zecca“. Si tratta infatti di un elettrodomestico da installare direttamente a terra, ove l’ambiente rimane fresco grazie al suolo e alla vegetazione esterna. Il frigorifero del futuro è infatti pensato per integrarsi alla perfezione con il paesaggio: la vegetazione che gli cresce sopra può isolare termicamente la struttura, che inoltre è dotata di una ventola alimentata da una batteria.
Tramite il collegamento con un’app sarà possibile impostare i tempi di ventilazione e monitorare la temperatura interna della cantina-frigorifero. La ventola inalerà l’aria fresca durante la notte, per espellere quella calda dall’interno. La struttura è dotata di una scalinata di accesso dell’altezza di 180 centimetri e di una camera principale alta 2 metri e 10.
Ma ora veniamo alle note dolenti: il frigorifero ha un costo piuttosto elevato, poiché si parla di 15.900 euro, cui si deve sommare la spesa per l’installazione a terra, da svolgere in autonomia o in collaborazione con lo studio Shoonderbeek. Sul lungo termine, però, la struttura potrebbe comportare un abbattimento dei costi per l’elettricità e contribuire a ridurre l’impatto ambientale.
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