Ti sei mai fermato a pensare al perché e al per come la frutta in alcuni casi assomiglia stranamente ad alcuni degli organi del corpo umano? Si tratta solo di un caso o c’è un motivo?
L’evoluzione del corpo umano, così come quello di qualunque altro animale e di ogni pianta, è frutto di un lento lavoro di adattamento del DNA all’ambiente per trovare il miglior modo di sopravvivere e moltiplicarsi. Ma esattamente come una domanda a risposta aperta, la risposta data di volta in volta e di ambiente in ambiente ha permesso di costruire creature straordinarie. Le giraffe che si sono via via trasformate in teleferiche, gli squali dal corpo affusolato, gli esseri umani con cinque dita al termine di ogni arto e soprattutto un pollice con una mobilità straordinaria.
E proprio come si sono adattati all’ambiente gli animali anche le piante creano le loro straordinarie sculture viventi. Ma c’è un motivo per cui per esempio i pomodori tagliati a metà ricordano da vicino un cuore oppure i gherigli di noce sembrano piccoli cervelli? E soprattutto perché tante volte la frutta e la verdura assomiglia proprio all’organo su cui può avere un impatto benefico altissimo?
Molto probabilmente si tratta solo di una gigantesca, enorme, clamorosa coincidenza ma ciò non toglie che conoscere a che cosa possono far bene alcuni frutti collegando anche la loro forma all’organo su cui scientificamente possono influire è un modo per ricordarci tutto quello che dovremmo mangiare. Perché se è facile ricordarci che le carote fanno bene agli occhi anche senza renderci conto che, tagliata una carota trasversalmente, ci si trova davanti con un cerchietto che ricorda stranamente una pupilla umana, più interessante è assimilare la forma del pomodoro al cuore.
Ed è un’associazione importante dato che le sostanze contenute nei pomodori, soprattutto il licopene, è ideale per la salute proprio del cuore. E per una insalata che faccia bene anche alle ossa ti farà comodo collegare la struttura dei gambi di sedano alle ossa. Il sedano infatti contiene vitamina K che, lavorando in tandem con la vitamina D e con la osteocalcina, mantiene sane e forti le ossa del corpo. E guardando agli organi molli, potresti scoprire che puoi aiutare i reni consumando per esempio i fagioli denominati proprio red kidney mentre per un sostegno allo stomaco può essere interessante consumare lo zenzero.
Uno dei fenomeni forse più interessanti che avviene nel cervello umano è un fenomeno denominato pareidolia, dal greco “forma al contrario“. Si tratta di un fenomeno per cui le persone tendono a trovare pattern riconoscibili e soprattutto familiari in oggetti e situazioni del tutto casuali. Un po’ come qualcuno trova forme di animali o cose guardando le nuvole oppure nella disposizione degli elementi delle prese di corrente. Si tratta, secondo alcuni studi, del risultato della selezione naturale di conformazioni del cervello più veloci nell’individuare e interpretare i segnali provenienti dall’esterno e soprattutto le espressioni del volto di chi ci si trova davanti. E anche se forse, quindi, il fatto che le patate dolci assomigliano al pancreas e facciano bene a questo organo è solo una grande coincidenza, si tratta per una volta di una condizione che dovremmo essere tutti contenti di sperimentare per riconoscere facilmente frutta e verdura che può far bene all’organismo.
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