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Frutti di mare, come mangiarli senza correre pericoli

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I frutti di mare sono una prelibatezza estiva ma vanno mangiati in un determinato modo se non si vogliono correre rischi per la salute

Frutti di mare come mangiarli
Frutti di mare (Foto Adobe Stock)

I frutti di mare sono una prelibatezza in estate e non è raro farne una scorpacciata durante un pranzo al mare. Il loro consumo però necessità di alcune accortezze particolari se non si vuole incorrere in rischi per la salute. Nello scenario migliore si rischia un bel mal di pancia ma in quello peggiore le conseguenze possono essere ben più gravi.

Gli alimenti che provengono dal mare possono infatti accumulare sostanze e microrganismi presenti nell’acqua in cui sono immersi. Per questo motivo, non solo i frutti di mare ma anche altri prodotti ittici, necessitano di un’attenzione maggiore quando vengono cucinati e consumati.

Frutti di mare e rischi per la salute: come vanno consumati

Frutti di mare (Foto Adobe Stock)

Cozze, ostriche, vongole, capesante, i  frutti di mare sono sicuramente un cibo pregiato e si prestano alla realizzazione di innumerevoli piatti in cucina. Purtroppo non è così raro sentirsi male dopo averne fatto incetta. Questo perché è un alimento che andrebbe consumato mettendo in atto particolari cautele.

I frutti di mare, infatti, possono assorbire dal mare alcune sostanze nocive come metalli pesanti o le tossine provenienti dalle alghe. Possono poi assorbire anche i microrganismi presenti nell’acqua, come virus e batteri. Questi possono provocare, se ingeriti, alcune spiacevoli malattie come la salmonella o l’Epatite A.

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Entrambe provocano dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, e febbre. Sono patologie particolarmente pericolose per le persone a rischio come anziani, bambini e immunodepressi. Come si possono dunque mangiare i frutti di mare senza preoccuparsi di incorrere in rischi per la salute? La soluzione sta nella cottura. Cuocerli bene, almeno a 56°C è buon metodo per eliminare i microrganismi responsabili di queste malattie.

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In più non bisogna mangiare i frutti di mare che rimangono chiusi anche dopo la cottura: probabilmente al loro interno non si è raggiunta la temperatura adeguata a uccidere virus e batteri. C’è da diffidare dunque dei frutti di mare serviti crudi, accompagnati solo da succo di limone. Questo infatti non ha proprietà disinfettanti sufficienti a rendere sicuro il consumo di questi alimenti.

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