La questione è delicata: l’Inflation reduction act (IRA) di Biden desta preoccupazione in tutta Europa. Il rischio è quello di una fuga di massa delle grandi aziende verso il Nuovo Continente.
Per venerdì è previsto un urgente colloquio fra Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti d’America, e Ursula Von der Leyen, presidentessa della Commissione Europea. Il tema del vertice riguarderà l’IRA, “Inflation Reduction Act”, il progetto da 370 miliardi di dollari finanziato dal governo americano. A cosa sono finalizzati tutti questi fondi? A finanziare tutte le imprese tech e green a livello globale che vedranno realizzato il proprio sogno niente di meno che in America.
L’Europa, anche se Bruxelles, dichiara Von der Leyen, è impegnata a rendere l’industria più attrattiva e competitiva possibile tramite la riforma degli aiuti statali (si veda il piano Net-Zero), teme la diaspora dell’industria in direzione USA. L’incontro si svolgerà a Washington e l’obiettivo sarà quello di instaurare un dibattito il più proficuo possibile sul tema. Fra le prime aziende europee a muovere i primi passi verso l’America c’è proprio Volkswagen.
Fuga dell’industria: Europa e America a confronto sugli incentivi statali
L’opportunità fornita dall’iniziativa del governo americano con il progetto IRA sta raccogliendo i primi proseliti. Il gruppo automobilistico europeo Wolkswagen sta infatti riflettendo sull’opportunità di trasferirsi negli USA per la costruzione di una delle 6 gigafactory finalizzate alla realizzazione di batterie green per il 2030. A rendere così appetibile il continente oltre oceano è un investimento da più di 300 miliardi di dollari intestato a imprese tech e green. Quella di Biden è una mossa a dir poco strategica.
Gli USA non sembrano intenzionati a ritrattare sull’argomento. Jhon Podesta, consigliere di Biden, lo scorso 24 febbraio ha dichiarato al Financial Times la linea delle politiche americane: creare nuovi posti di lavoro e non chiedere scusa all’Europa per l’IRA. Biden ha disteso il clima affermando che l’America non ha alcuna intenzione di togliere lavoro all’Europa. Il Ministro delle Imprese made in Italy Adolfo Urso parla dell’urgenza di un piano che adegui le normative europee alla competitività americana.
Green economy: l’Europa muove le prime pedine
A fronte del panorama appena descritto è di oggi l’approvazione da parte della Commissione Europea di un nuovo quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere le imprese verso la transizione sostenibile dell’economia. In buona sostanza si accelereranno gli investimenti Net-Zero e al contempo di manterrà la parità di condizioni per il mercato unico europeo.