I problemi legati al fumo vanno ben oltre quelli della salute dei singoli fumatori e di chi si trova per caso a respirare ciò che viene prodotto dalla combustione delle sigarette perché c’è una brutta abitudine che riguarda i mozziconi di sigaretta che fa malissimo all’ambiente
Da anni ormai si conoscono quelli che sono gli effetti deleteri sulla salute umana del fumo di sigaretta. Quello che si trova all’interno delle sigarette che vengono normalmente commercializzate è infatti il risultato di uno studio che ha ben poco a che vedere con la natura e gli elementi naturali.
Andando per esempio a guardare quelli che sono gli elementi chimici presenti all’interno di una qualunque sigaretta ovviamente c’è la nicotina che si trova nel tabacco ma se l’idea di respirare un alcaloide tossico oltre a formaldeide,cadmio, acetone, ammoniaca, arsenico e benzene non dovessero riuscire a convincerti a smettere di fumare forse potresti iniziare a pensare a ciò che succede nel momento in cui lasci il mozzicone della sigaretta spento da qualche parte.
Abbiamo accennato a ciò che si trova all’interno di una sigaretta o che viene sprigionato nel momento in cui la sigaretta viene accesa. In totale è stato stimato che dentro una singola sigaretta accesa si producono oltre 7000 sostanze chimiche e 69 di queste sostanze chimiche sono tutte riconosciute come cancerogene e con altre che sono tossiche.
All’interno di una sigaretta che brucia si trova per esempio la formaldeide, un liquido che si trovava e si trova ancora in alcuni casi nello smalto per unghie ma che sostanzialmente viene utilizzato nell’industria dell’imbalsamazione. Ci sono poi tracce di piombo, metanolo e toluene.
Il toluene è uno degli ingredienti principali della vernice. Ma il problema legato ai mozziconi di sigaretta e all’ambiente non viene solo e soltanto da ciò che si sprigiona nel momento in cui la sigaretta viene accesa ma anche nel modo in cui ci si libera del mozzicone quando questo è stato consumato.
Per permettere la combustione senza che tutto bruci troppo rapidamente la struttura delle sigarette è composta da diversi elementi che la allontanano dalla raccolta differenziata nella carta. Perché forse non lo sai ma nel filtro c’è la plastica che aiuta a rallentare il passaggio del fumo nel momento in cui aspiri ma che ovviamente non è biodegradabile. E infatti per distruggere completamente in natura un mozzicone di sigaretta possono volerci anche 12 anni.
Secondo quanto riportato sul sito ufficiale dell’Università degli studi di Napoli Federico II i mozziconi di sigaretta sono purtroppo al primo posto nella top ten dei rifiuti considerati tossici. E come sottolineato dall’università, è questo ciò che emerge da uno studio condotto da Enea e da AUSL Bologna. Come sottolineato nello studio l’impatto di una singola sigaretta che si trasforma in mozzicone è minimo ma dato l’elevatissimo numero di sigarette che si consumano ogni giorno in tutto il mondo il problema cresce in maniera esponenziale.
È stato calcolato che in un anno si producono 72 miliardi di mozziconi di sigaretta che vanno ovviamente ad aggravare la condizione di inquinamento globale. Per questo motivo sarebbe auspicabile, proseguono gli esperti dello studio, installare nei comuni dei raccoglitori appositi in cui conferire questo genere di piccoli ma letali rifiuti trattandoli quindi come gli altri rifiuti speciali che vanno trattati in modo diverso dall’organico. Infine vogliamo ricordare che nelle case dei fumatori si annida un pericoloso silenzioso.
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