In caso di incendio, anche di piccola entità, i rischi per la salute non riguardano solo le ustioni. A volte infatti l’aspetto più pericoloso è l’inalazione del fumo sprigionato dall’incendio. Questo perché la combustione genera monossido di carbonio, un gas che impedisce il trasporto dell’ossigeno nel sangue e un conseguente danno all’organismo.
Il fumo risulta ancora più pericoloso quando a bruciare sono sostanze plastiche. In seguito a combustione infatti, possono liberare composti chimici pericolosi. Respirare il fumo carico di queste sostanze può avere alcune conseguenze sulla salute.
Combustione di sostanze plastiche: i rischi per chi respira il fumo
Il fumo generato dalla plastica che brucia può essere pericoloso se inalato, a causa delle sostanze chimiche tossiche che vengono rilasciate per combustione. Questo può essere un rischio in caso di incendi accidentali ma lo è ancora di più se la plastica è bruciata deliberatamente, magari per disfarsi dei rifiuti in maniera non del tutto corretta.
È anche capitato che a prendere fuoco fosse un impianto di smaltimento rifiuti, con conseguente rilascio di grandi quantità di fumo contaminato. Se invece l’incidente è domestico molti degli oggetti di uso comune in casa contengono materiale plastico che se bruciato può rilasciare sostanze tossiche.
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Se si inala il fumo di una sostanza plastica che brucia il rischio per la salute dipende dalla durata di esposizione al fumo e al tipo di sostanza. In generale però, si rischia un avvelenamento da sostanze chimiche tossiche e danni da parte di queste sostanze alla trachea, alle vie respiratorie, e/o ai polmoni. Tra le sostanze pericolose liberate dalla plastica quando brucia troviamo diossine e idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
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Le diossine, nome comune per indicare più di un centinaio di sostanze simili tra loro, sono generalmente tossiche per l’uomo e per l’ambiente a causa della loro caratteristica di bioaccumularsi. Possono causare alterazioni al sistema immunitario e danni allo sviluppo fetale. Le diossine sono tristemente famose per il disastro di Seveso avvenuto nel 1979.
Gli idrocarburi policiclici aromatici aromatici invece raccolgono composti chimici diversi accumunati dal fatto di essere tossici se inalati in diversa misura in base al tipo di miscela in cui sono inseriti.