Sostenibilità ambientale anche nell’Aldilà? Si può, grazie al funerale ecologico! Ne sa qualcosa la città di Venezia, che ha da poco “approvato” l’utilizzo di bare di cartone al posto dei classici feretri in legno. Questa pratica ecologica viene per il momento destinata principalmente alla cremazione. A dare il via a questa tendenza ecocompatibile in Italia ci pensa il cimitero di San Michele. La richiesta è nata dall’esigenza del capoluogo veneto di ridurre l’inquinamento. Le vernici utilizzate per laccare le bare in legno inquinano l’aria. Dunque, da qui la sostituzione col meno pregiato cartone.
L’impresa di pompe funebri incaricata, nella persona del titolare Renato Salvodello, ha specificato che “Le bare di cartone hanno solo un rivestimento in cellulosa, e con lo stesso materiale vengono fatti i nastri adesivi per sigillare il contenitore“. Stessa sorte per l’urna cineraria, che viene assemblata com materiali biodegradabili.
Se i più tradizionalisti arricciano il naso, i rivoluzionari ne sono ben felici (così come è successo per il matrimonio sostenibile). Infatti questa pratica, oltre a portare maggiori benefici per l’ambiente, ha un costo inferiore. Anche se il titolare dell’impresa funebre non si è sbilanciato nella quantificazione. Evidenziamo come le bare in cartone non siano una novità italica, bensì siano un’usanza largamente diffusa in altri Paesi del mondo – certamente più evoluti – come ad esempio il Giappone. Voi cosa ne pensate?