Funghi e moda può sembrare un connubio un po’ bizzarro, ma in realtà è molto virtuoso e permette di indossare abiti nel segno della sostenibilità.
Che la moda sia tra le industrie più inquinanti a livello globale è ormai risaputo. Com’è risaputo a livello collettivo che un cambiamento del comparto è necessario e quanto prima.
D’altronde l’abbigliamento è un settore altamente inquinante che con i suoi processi produttivi insostenibili e i suoi materiali tossici lede il pianeta. Non solo, essendo la sua catena produttiva molto frammentata garantire l’etica in ogni fase non è un’impresa semplice.
A pagarne le conseguenze non è solo l’ambiente, ma anche i lavoratori, spesso, sfruttati nelle fabbriche tessili, sopratutto nel caso di produzioni delocalizzzate in paesi del terzo mondo. A tutto questo si aggiunge la nostra pelle in pericolo per via delle dermatiti da contatto dettate dai vestiti indossati creati con materiali chimici.
Per invertire la rotta si afferma la moda sostenibile che ha visto i suoi albori nei movimenti ambientalisti degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Affermatasi decennio dopo decennio si declina in vari filoni quali quello moda etica o sociale, che guarda ai diritti dei lavoratori, quello della moda circolare, che guarda al riciclo, quello della moda responsabile, che guarda alla consapevolezza del singolo, e quello della moda green, che guarda all’impatto ambientale delle produzioni. Proprio in quest’ottica si stanno facendo molti passi avanti ideando tessuti all’avanguardia con risorse offerte da madre natura.
Oltre ai materiali naturali più noti, come lino e cotone biologico, nel mondo della moda green si affermano soluzioni all’avanguardia.
Dopo i vestiti creati dagli scarti di frutta e verdura, in particolare molto in voga quelli realizzate con le arance, si afferma un’altra possibilità unica al mondo. Creare vestiti con tessuti realizzati con i funghi.
Questi danno vita ad abiti vivi e biodegradabili. Si tratta di tessuti innovativi che vedono la luce grazie a micro fibre create con i funghi, che potrebbero anche essere usate per l’arredamento nonché per gli interni delle auto.
Il materiale all’avanguardia frutto dei funghi è stato oggetto di un articolo pubblicato sulla rivista inglese universitaria, la Advanced Functional Materials.
A seguito di una serie di sperimentazioni è stato creato un tessuto intelligente derivante dai funghi. In particolare sono stati usati quelli della specie Ganoderma lucidum: si è scoperto come questi diano vita a una specie di pelle grazie ai loro filamenti ramificati posti l’uno sull’altro. Utilizzabile nel tessile e l’edilizia, questa novità rivoluzionaria sta facendo il giro del mondo.
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