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Funghi velenosi: quali sono e come riconoscerli

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L’estate è oramai prossima. Sebbene le calendario riporta che mancano meno di 20 giorni le altissime e afose temperature delle ultime settimane ci stanno facendo già vivere la stagione più. Un periodo un po’ più spensierato dove il mondo si divide in due: chi preferisce il mare e chi la montagna.
Chi ama la montagna si potrà lunghissime passeggiate ammirando la natura incontaminata, gustandosi un piacevole venticello e l’ombra di tantissimi alberi. Ma non solo: perché in questo periodo iniziano a fare capolino anche i primi funghi. Tutti sperano di trovare il porcino, ma bisogna fare molta attenzione perché il rischio è quello di imbattersi in un fungo molto velenoso.

Funghi, come evitare inutili rischi

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Un fungo porcino (Foto di donations welcome – Pixabay)

Solo in Europa ci sono 50mila specie di funghi e non sempre è facile riconoscere uno commestibile da uno velenoso. Il primo consiglio è quello di non credere alle leggende come quelle che vorrebbero i funghi bianchi e dal sapore piacevole come commestibile. Anzi, con molta probabilità si tratta di un fungo velenoso proprio per il colore accattivante e il sapore buono.

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Non fidatevi quindi della bellezza e tenete sempre a mente due fattori: se non siete sicuri non mangiatelo e soprattutto che in tutta Europa avvengono 10mila intossicazione annue da funghi e, di queste, 200 casi sono mortali.

Un metodo che non funziona, ma ritenuto tale da molti, è quello di mettere uno spicchio d’aglio durante la cottura del fungo e, se dovesse annerire, sarebbe certamente velenoso. E’ altresì falsa la diceria che i funghi possano essere riconosciuti per aspetto, colore e posizione. Non a caso non tutti i funghi bianchi  e non tutti quelli che crescono alle pendici di un castagno sono commestibili. 

Se durante la vostra escursione in montagna doveste trovare un fungo tenete sempre a mente le caratteristiche e i prodotti del territorio e soprattutto dovrete essere forniti di tesserino. Sarà dunque importante verificare e informarsi se, nella zona scelta, non ci siano divieti di raccolta o dei limiti di peso o di attrezzi.

Vediamo ora come riconoscere i funghi commestibili come le Russuole, ovvero un fungo dalle molte varietà tutte commestibile tranne una: la Russula Ermetica che si contraddistingue da un cappello rosso intenso. Ci sono poi funghi porcini, Mazze di tamburo, Galletti e Amanite Caesarea. Quest’ultimo non deve essere scambiato l’Amanita Phaloides che è velenoso. Ma anche i prataiolo, il porcino nero, quello reticolato, il fungo di San Giorgio e il Gallinaccio.

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Le specie, invece, non commestibili invece sono Prataiolo giallastro, Gambo rosso, Falsi chiodini, Fungo dell’olivo, Peveraccio delle coliche. Ma come riconoscerli? Il modo migliore, e non rischiare poi l’avvelenamento, è prendere precauzioni sia durante la raccolta che nelle fasi successive. Si tratta, sia chiaro, di suggerimenti perché, è bene ribadirlo, per raccogliere i funghi serve un tesserino rilasciato dopo aver frequentato un corso.

Scartate sempre i funghi che hanno un anello sotto il gambo, la maggior parte sono velenosi, e prediligete quelli con le lamelle marrone scuro o chiaro e preferite quelle senza squame sul cappello. I funghi pericolosi, segnati dalla natura, hanno il colore rosso: gambo o cappello. Se avete dubbi su un fungo durante la raccolta, non mischiatelo con gli altri. Cercate di non raccogliere quelli molto piccoli, perché è molto più difficile individuare la specie.

Ecco un piccolo elenco di funghivelenosi assolutamente da evitare come l’amanitaprimaverile. E’ conosciuto anche come ovulo della morte perché assomiglia molto agli ovuli. Il gambo è bianco, la base bulbosa e il cappello liscio. Si tratta di un fungo che può essere mortale. Anche l‘amanita muscaria è da evitare nonostante si tratti di un fungo dall’aspetto bellissimo visto il colore rosso con maculatore bianche del cappello. Senza dubbio è il fungo velenoso per antonomasia. Porcino malefico: dal cappello bianco in superficie e arancione all’interno si confonde spesso con i più buoni e salutari porcini. Si riconosce però perché il gambo tende al rosso. L’ultimo è l’amanita verna. Si tratta di un fungo completamente bianco che, spesso e volentieri, viene confuso con il prataiolo. L’unica differenza sono le lamelle che in quello commestibile non sono bianche ma rosa, rosso o viola.
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