Un fungo delle piante infetta un essere umano: il primo caso è ora fonte di studio

Gli studiosi si sono interessati ampiamente a questo caso isolato di fungo che è riuscito ad infettare un uomo. I cambiamenti climatici potrebbero esserne responsabili

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Chondrostereum purpureum (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

È successo in India. E per il momento risulta un caso isolato. Ciò che ha preoccupato la comunità scientifica è che un fungo che generalmente è parassita delle piante, sia riuscito ad infettare un essere umano. Questa rivelazione ha gettato nuove preoccupazioni nella comunità medica. L’episodio non si era mai verificato in precedenza, o almeno non è stata riportata alla luce alcuna correlazione tra patologia e contatto con il fungo. Il Chondrostereum purpureum è un parassita che comporta il cosiddetto “mal del piombo parassitario” nelle piante.

Questo nome deriva dal fatto che questo fungo quando attacca le piante, modifica il colore delle foglie dandogli un aspetto metallico, simile al piombo. Non che ci sia presenza di piombo. Ed il parassita è riuscito a passare anche all’uomo. L’infezione è stata confermata da analisi di laboratorio sui tessuti del soggetto colpito dal parassita. L’uomo, dopo due anni dal contagio, risulta in buona salute e senza probabilità di recidiva.

Un fungo delle piante infetta un uomo, il caso in India

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Chondrostereum purpureum (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Si sa che i funghi possano causare delle contaminazioni con l’essere umano. Sono i casi di micosi. Esistono migliaia di tipologie di funghi classificati in natura, e solo poche centinaia passano nel corpo umano. Il fungo in questione non era fra questi. Un uomo di circa sessantuno anni, circa due anni fa, si era recato in ospedale per sintomi quali raucedine, mal di gola acuto, difficoltà nella deglutizione ed affaticamento. Sintomi che erano presenti da oltre tre mesi. I risultati della TAC al torace hanno rilevato un ascesso paratracheale nel collo. L’ascesso, potenzialmente fatale, è stato prontamente rimosso, ed il suo contenuto analizzato. Così si è arrivati alla scoperta dell’infezione funginea, mai registrata in precedenza.

L’infezione micotica ed i cambiamenti climatici

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Chondrostereum purpureum (Foto da Pixabay) – Ecoo.it

Il caso è stato studiato al punto da divenire oggetto di pubblicazioni scientifiche. A quanto pare, i cambiamenti climatici, il rialzo delle temperature medie e del tasso di umidità, potrebbero aver modificato l’habitat di questo fungo – e forse anche di altri -. Da qui la metamorfosi inaspettata, e la sua capacità di diventare non solo parassita delle piante, ma anche dell’uomo.

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