È stato chiesto ad una intelligenza artificiale di mostrare come potrebbe essere il futuro e le immagini prodotte sono terrificanti
Un esperimento scientifico da parte di WWF UK ha chiesto alla intelligenza artificiale di raccontarci come sarà il futuro. E anche se le immagini prodotte riguardano nello specifico il paesaggio britannico non è difficile immaginare conseguenze e quindi panorami simili anche nel nostro Paese. Quello che risulta più difficile da digerire guardando le immagini del progetto Future of Nature è che all’intelligenza artificiale messa a lavorare è stato chiesto di produrre immagini sotto forma di quadri come se a dipingere fossero stati dei novelli Turner o John Constable, due dei maggiori pittori della tradizione inglese che hanno raccontato per immagini proprio il paesaggio della campagna inglese.
Il progetto non è però solo un compendio di catastrofi e situazioni insostenibili. Il WWF UK ha chiesto alla stessa intelligenza artificiale anche di provare a raccontare un futuro diverso immaginando che i vari progetti e l’attività di sensibilizzazione portino risultati. E il futuro così raccontato ha assunto per fortuna tutt’altra forma.
I sistemi di intelligenza artificiale sono la nuova avanguardia della tecnologia. Al centro di grandi polemiche che spaziano dal diritto d’autore alla protezione dei dati personali degli utenti che ne fanno la conoscenza, si tratta comunque di sistemi destinati a rimanere con noi anche domani. Ma come sarà il domani? La sezione inglese del WWF ha provato a chiedere ad una intelligenza artificiale quale sarebbe il futuro del pianeta, e del paesaggio inglese nello specifico, se nulla venisse fatto per mitigare gli effetti delle attività sconsiderate dell’uomo.
I quadri così prodotti dalla IA mostrano con pennellate virtuali degne di Constable e Turner un futuro fatto di grigio e beige in cui l’acqua è color fango e al posto degli alberi e degli animali in paesaggi spettrali si ergono tralicci e e funghi dell’attività delle centrali nucleari. Le immagini, nonostante non siano fotografiche nel senso che non rappresentano elementi nella loro essenza reale ma in una interpretazione che potremmo definire artistica, sono un tuffo al cuore. Gli animali, quando ci sono, risultano sempre spauriti e soli in un ambiente che diventa ostile e cattivo. Ma la stessa intelligenza artificiale dimostra che il futuro non deve essere per forza questo.
La mostra virtuale Future of Nature si compone di una seconda sezione in cui viene mostrato un futuro diverso con una palette cromatica più allegra e fatta di azzurri e rosa con fiori che rinascono e ambienti naturali che respirano. L’elemento umano, come negli originali di Turner e Constable, viene presentato come minuscolo rispetto alla natura ma questa presenza seppur piccola mostra a sua volta che la convivenza è possibile. C’è speranza per il futuro, ciò che occorre fare, come per l’intelligenza artificiale trasformatasi pittrice, è cambiare qualche parametro.
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