I gabbiani sono uccelli molto belli, a loro modo eleganti, ma possono diventare anche pericolosi, in particolare in alcuni mesi
Chi non ricorda il romanzo breve “Il gabbiano Jonathan Livingstone” di Richard Bach o la “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda. I pennuti protagonisti sono simbolo di libertà, amore per la vita e altruismo. Hanno fatto sognare generazioni di lettori nel mondo.
Eppure la realtà è diversa, i gabbiani non vivono più in prossimità del mare come i protagonisti dei racconti citati. Si trovano in città, a volte molte lontane dall’acqua salata. Si sono adattati perfettamente alla vita urbana, sfruttando l’aumento di scarti alimentari messi a disposizione dalle attività umane.
Attenzione all’aggressività dei gabbiani
Dei pericoli connessi alla convivenza tra uomo e gabbiani ne parla la dottoressa Marina Pompameo, Direttore Area di Coordinamento Sanità Pubblica Veterinaria e Polo Didattico Integrato e responsabile dell’Ospedale Veterinario dell’Asl Napoli 1, contattata da Fanpage.it nei giorni scorsi.
I gabbiani sono uccelli predatori. Possono essere pericolosi per animali di piccola taglia (cani, gatti, roditori) e talvolta rappresentato una minaccia anche per gli esseri umani. Negli ultimi anni l’abbondanza di cibo trovato, in porti, mercati, discariche ha consentito la sopravvivenza di molti esemplari e la continuità dei luoghi di nidificazione. Aumentando la confidenza con la presenza umana e in alcuni casi l’aggressività degli uccelli.
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Non si tratta certo del film Hitchcock “Gli uccelli”, ma i casi di aggressione sono possibili. Soprattutto nel periodo che va marzo a luglio, nei mesi della riproduzione, quando i gabbiani occupano i siti di nidificazione e attendono all’acquisizione dell’autonomia da parte della prole. Semplicemente gli uccelli difendono i loro nidi, mostrando compartamenti più aggressivi e minacciosi anche per gli intrusi umani.
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Un comportamento del tutto naturale, i gabbiani non fanno altro che difendere le proprie nidiate su terrazzi, tetti e balconi incustoditi, del tutto indifferenti alla presenza umana. L’atteggiamento migliore da tenere è quello di allontanarsi dai luoghi di nidificazione, evitando che cuccioli di gatti e cani siano lasciati da soli all’aperto. Inoltre la gestione dei rifiuti organici, fonte di cibo per i gabbiani, dovrebbe essere più attenta, per evitare che gli scarti alimentari possano diventare motivo di un inutile scontro tra gabbiani e umani.