Torna l‘allarme per influenza aviaria. Alcuni casi si sono recentemente verificati in Europa dell’est e Germania tra il pollame delle aziende agricole e in uccelli selvatici. Identificata per la prima volta in Italia più di un secolo fa, l’influenza aviaria è una malattia che colpisce gli uccelli, in particolare il pollame, causata da un virus dell’influenza di tipo A. Può essere a bassa o ad alta patogenicità. Trattandosi di una zoonosi può anche trasmettersi dall’animale all’uomo.
Negli uccelli si manifesta con sintomi diversi, dalle forme più leggere a quelle più contagiose e severe che portano alla morte dell’animale. Per proteggere gli allevamenti di pollame è quindi essenziale adottare misure di biosicurezza e prevenzione della malattia.
Come si manifesta l”influenza aviaria nelle galline
L’influenza aviaria colpisce tutte le specie di uccelli, in particolare il pollame quindi galline, polli e tacchini. Nel pollame da allevamento l’infezione si manifesta di solito con sintomi evidenti, cosa che non accade invece con gli uccelli acquatici. Anatre e oche, infatti, contraggono raramente l’influenza aviaria e se lo fanno è in forma più lieve. Possono però trasmetterla e questo può essere un problema.
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L’influenza aviaria è causata dal virus dell’influenza A dei sottotipi H5 e H7 e si distingue tra ad alta e bassa patogenicità. Per mutazione si può passare dal virus a bassa e alta patogenicità che, come suggerisce il nome, è più contagioso e possiede una mortalità più alta
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Nelle galline affette dall’influenza aviaria ad alta patogenicità il virus si manifesta principlamente con difficoltà respiratorie. La malattia causa poi un calo della produzione di uova i cui gusci risultano più sottili o alle volte totalmente assenti. Inoltre si osservano tumefazioni nella regione della testa e un atteggiamento letargico. In generale la mortalità degli animali affetti è alta.
Per prevenire la diffusione della malattia è essenziale che le aziende agricole rispettino scrupolosamente le norme igieniche. In più le persone che vivono a contatto con i volatili malati sono potenzialmente a rischio di contrarre la malattia e per questo devono prestare particolare attenzione ai sintomi che in genere compaiono da 2 a 14 giorni dopo il contagio e si manifestano come una grave influenza.