Le galline ovaiole sono una ricchezza per il settore alimentare. Uno studio ha rilevato le cause della mortalità improvvisa
Gli allevamenti di bestiame destinato al consumo di cibo da immettere sul mercato del settore alimentare, e di conseguenza nella grande distribuzione dei supermercati, è stato spesso sotto i riflettori. Al centro della questione dell’allevamento il benessere animale. Per ottenere maggior profitto da un terreno, si sono creati gli allevamenti intensivi, dannosi per gli animali. Caso limite è quello delle galline ovaiole, ancora oggi in alcuni casi tenute in gabbia, senza possibilità alcuna di effettuare movimenti. Tutta la loro vita viene spesa in questo modo. Produrre uova e basta.
Oltretutto il mangime dato alle galline in batteria è si scarsa qualità, senza le materie prime necessarie ad un organismo sano. Per acquistare in modo consapevole le uova, si può far riferimento al numero stampato su ogni singolo uovo, che determina il modo in cui la gallina è stata allevata. Zero indica che l’uovo proviene da allevamento biologico. Uno vuol dire che l’uovo proviene da galline allevate all’aperto. Due segnala l’uovo proviene da un allevamento a terra. Tre indica che l’uovo proviene da allevamento in gabbia.
Come molti dei Paesi del nord Europa, la Svezia ha preceduto la regolamentazione del settore alimentare in virtù di un maggior benessere animale. Dal 1988 in Svezia sono state vietati gli allevamenti in gabbia delle galline ovaiole. Ciò che ne è conseguito ha del sorprendente. Questa norma per rendere migliore la vita delle galline, anziché produrre benefici ha portato ad una morte improvvisa di numerosi esemplari di galline. Perché? Lo racconta uno studio Cordis, della Comunità Europea.
Dopo il trasferimento dalle gabbie agli allevamenti a terra le galline hanno iniziato a morire. Alcune per malattie improvvise e letali, altre a causa delle beccate di altre galline, divenute molto aggressive. Come prima risposta verrebbe da dire che le galline stavano meglio in gabbia. Ma non è così. Semplicemente il trasferimento da una vita con assenza di movimenti, e di conseguenza un sistema immunitario praticamente inesistente, ed uno stress quotidiano non indifferente, hanno portato gli esemplari a sviluppare problemi fisici e psicologici nell’adattamento.
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“Gli uccelli tenuti al coperto, in sistemi su lettiere e a terra, sono più inclini alle malattie, ma si possono prendere delle misure per contrastare questo fenomeno,” ha detto il dott. Fossum. “La salute delle galline ovaiole svedesi tenute in questi sistemi è migliorata man mano che gli allevatori hanno acquisito una maggiore esperienza nel gestire i nuovi sistemi di alloggio.”
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Nel tempo gli allevatori hanno implementato dei sistemi di maggior cura per le galline ovaiole, proteggendole da eventuali malattie. “Sono stati introdotti diversi tipi di sistemi di voliere, e la conoscenza e l’esperienza di tenere grandi branchi di galline ovaiole in voliere era limitata”. Bioprotezione e vaccinazioni sono state essenziali in questo passaggio.
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