I luoghi reali in cui è stata data vita alla saga di Game of Thrones sono diventate mete di turismo assiduo ma c’è un luogo in particolare che ora soffre proprio a causa delle troppe persone in uno spazio limitato
Per chi ama il cinema potersi recare fisicamente nei luoghi che hanno dato vita alle storie preferite è un sogno. C’è per esempio chi ancora cerca l’albergo costruito in Marocco e che è servito come casa per Luke Skywalker all’inizio del primo Guerre Stellari come pure c’è chi invece compie una sorta di pellegrinaggio nei luoghi che hanno permesso a Peter Jackson di dare vita alla gigantesca epopea de Il Signore degli Anelli. Ma anche il turismo, in teoria qualcosa che tutti vorrebbero fosse sempre costante, sta adesso mettendo a rischio la stessa esistenza di uno dei luoghi simbolo della serie che ha riscritto il fantasy per le masse.
Perché anche Game of Thrones ha sfruttato molti luoghi in tutto il mondo, con una predilezione per l’Europa, per creare i vari regni in cui è composto il continente di Westeros. Uno di questi luoghi è però veramente un puntolino sulle mappe e la quantità di turisti che ora si accalcano per sostare anche solo pochi minuti su questo isolotto sta mettendo in crisi l’ecosistema della zona in un modo in cui neanche la produzione americana era riuscita a fare.
L’isolotto vittima dei troppi fan HBO
Un luogo che sembra veramente uscito da un racconto fantasy e che è stato scelto dai produttori HBO per ospitare DragonStone. In realtà stiamo parlando di San Juan de Gaztelugatxe, un piccolissimo centro dei Paesi Baschi. Il piccolo centro spagnolo ha visto schizzare alle stelle il numero dei turisti, numero che ha provocato a sua volta tutta una serie di disagi sia per gli abitanti di San Juan sia per la fauna che in questa zona della Spagna prospera. In uno dei luoghi più iconici e riconoscibili della serie tv americana esiste infatti per esempio una chiesetta utilizzata da sempre per i matrimoni.
Una chiesetta dotata di una piccola campana cui adesso però è stata tolta la catenella per evitare che il suono continuo disturbi gli uccelli marini che intorno a quegli scogli su cui sorge la chiesetta si riproducono. Secondo la denuncia fatta da diversi giovani cittadini, tra le altre cose, c’è adesso per esempio il divieto di fare immersioni sotto lo scoglio su cui sorge la chiesa, dove si trova una statua della Vergine Maria. Interrompendo così una tradizione vecchia di molti anni che voleva invece che i novelli sposi rendessero omaggio in questo modo alla vergine.
L’isola a numero chiuso
Anche se non si può negare che il turismo aumentato all’improvviso abbia portato una serie di miglioramenti per esempio alle via di comunicazioni di questa zona dei Paesi Bassi con il resto della Spagna, le autorità locali sono dovute correre ai ripari mettendo per esempio un limite al numero massimo di persone di ogni giorno possono arrivare alla chiesetta e costringendo tutti i visitatori a prenotare così la propria fascia oraria di visita.