Mandato+via+perch%C3%A9+cieco%3A+poi+l%26%238217%3Bepilogo+inaspettato
ecoo
/articolo/gattino-abbandonato-perche-cieco-trova-nuova-famiglia/131775/amp/

Mandato via perché cieco: poi l’epilogo inaspettato

Pubblicato da

Un gattino è stato mandato via soltanto perché cieco, abbandonato in strada da qualcuno privo di emozioni: adottato da una famiglia.

Il gatto in cerca di coccole (YouTube/Thu Bui) -Ecoo.it

Purtroppo, la crudeltà umana non ha limiti, ne abbiamo parlato tante, troppe, volte, nei nostri articoli, come nel caso del gattini lasciati chiusi in una scatola sigillata, posta sotto al sole, oppure nella triste storia del cane abbandonato in un parcheggio. Atti di crudeltà, sia sugli umani che sugli animali, sono davvero troppi, infiniti, e fanno male, specie per chi è dotato di una certa sensibilità. Ciò che raccontiamo in questo articolo è classica vicenda di abbandono.

Questa volta, è finire per strada è un simpatico micetto, di poche settimane, abbandonato in strada perché cieco. Data la disabilità, il piccolino ha rischiato maggiormente, andando incontro alla morte, tra mille pericoli. Alla fine, dopo varie peripezie, è stato salvato e ha trovato una famiglia amorevole che ora se ne prende cura, ed è ciò che conta davvero.

Il gattino mandato via solo perché cieco, abbandonato al triste fato

A guardare le immagini, si direbbe che il gattino ha un bel caratterino, è vispo, allegro, in cerca di coccole. Ed è molto agitato, vuole sempre giocare, proprio come ogni cucciolo. Nonostante sia non vedente, il suo spirito è intatto, e la sua nuova famiglia non gli fa mancare nulla, lo accarezza, lo nutre, si diverte insieme a lui. Fortunatamente, una vicenda a lieto fine, che fa bene al cuore.

Il piccolo accolto nella nuova casa (YouTube/Thu Bui) -Ecoo.it

Nonostante gli appelli, nonostante una maggiore sensibilità, nonostante siamo nel 2023, gli abbandoni di animali domestici sono sempre tantissimi, anzi, sono addirittura in aumento rispetto a 3 anni fa. Ciò è davvero assurdo, dato che ormai, anche per legge, gli animali sono membri della famiglia a tutti gli effetti. Chi si macchia di tale reato, va incontro a punizioni severissime.

L’abbandono è un reato, bisogna capirlo. Che poi, non è neanche una cosa da capire o da insegnare, si tratta semplicemente di umanità, di empatia, di sensibilità, di rispetto per la vita. Eppure, ciò non è chiaro per tante persone, esseri disumani, privi di scrupoli, egoisti e meschini. Un animale è un membro della famiglia, e come tale richiede attenzioni, cure e tempo.

Il micio vispo e coccoloso, l’ennesima storia di abbandono

Il micio gioca con i piedi della nuova padrona (YouTube/Thu Bui) -Ecoo.it

Le punte massime di abbandoni di animali domestici si registrano nel periodo estivo, come facilmente intuibile. Il 30% degli abbandoni accade in prossimità delle vacanze. Ma non soltanto l’estate è il periodo più triste dell’anno, da questo punto di vista, perché il 27% degli abbandoni accade subito dopo, nel periodo della stagione venatoria, dove, a essere abbandonati, sono i cani da caccia.

Si stima che ogni anno, in Italia, vengano lasciati in strada circa 80 mila gatti e circa 50 mila cani. L’80% di questi, rischia la morte, sia per incidenti stradali, sia per maltrattamenti, sia per la fame e la sete. Abbandonare, maltrattare e uccidere un animale è un reato che viene punito con una multa che arriva fino a 10 mila euro e il carcere fino a un anno di detenzione.

Si tratta di un reato ancora poco punito, la cui pena andrebbe inasprita ulteriormente. Per fermare questo triste fenomeno, occorre impegnarsi di più, tramite campagne di sensibilizzazione, tramite pene severissime, e tramite controlli minuziosi, in caso di adozione o di acquisto di un animale, nei confronti della famiglia o della singola persona.

Se si dovesse trovare un animale abbandonato, bisogna chiamare la Polizia Municipale, la quale si occuperà di contattare l’eventuale proprietario e di portare l’animale al sicuro. Secondo un studio risalente al 2010, oltre alle vacanze e alla caccia, le principali cause di abbandono sono inattese cucciolate (14%), trasferimenti (13,7%), fattori economici (13,2%), disinteresse (11,1%) e problemi con l’animale (11%).

Cerasi Andrea

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

Pubblicato da

Articoli più recenti

  • Alimentazione

Scoperto effetto collaterale della “carne finta”: trovate connessioni con la depressione

Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…

4 ore fa
  • Alimentazione

La verità sui datteri, perché li mangiamo (quasi) solo a Natale?

Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…

12 ore fa
  • Comportamenti

Pon pon sul cappello, occhio a cosa indossi: potrebbe nascondere una realtà crudele e oscura

Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…

1 giorno fa